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Luca Gironi

Luca Gironi

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A Caccia Village: La Fondazione UNA Onlus incontra il territorio


Il ruolo della caccia in Umbria e i progetti nazionali UNA nell’incontro con i Delegati Regionali
12 maggio 2018 - ore 15:00
Caccia Village, Bastia Umbra (Area Workshop A1, Padiglione 9)

Introduzione:
Nicola Perrotti, Presidente Fondazione UNA Onlus

Saluti istituzionali
Filiberto Franchi, Assessore Bastia Umbra

Il ruolo della caccia nella valorizzazione del territorio umbro
Ne parlano:
-  Fernanda Cecchini, Assessore Regionale Umbria con delega Ambiente e Caccia
- Raffaele Nevi, deputato Forza Italia
- Gianluca Dall’Olio, Presidente FIDC
- Sergio Sorrentino, Presidente Arcicaccia

Case Histories: la Fondazione UNA Onlus e il territorio
- Luca Pelliccioli, Studio Associato Alpvet - Progetto“Selvatici e Buoni” in Lombardia
- Andrea Quadrifoglio, Presidente Atlantide - Progetto “La biodiversità è UNA” in Emilia Romagna

Interventi liberi Delegati Regionali

Conclusioni:
Maurizio Zipponi, Presidente Comitato Scientifico Fondazione UNA Onlus

modera:
Giuseppe Castellini, Direttore Nuovo Corriere Nazionale

Arci Caccia: in Umbria la politica incontra agricoltori e cacciatori

  • Pubblicato in Notizie

 

Si è svolta, nella serata dell’8 Maggio, un’iniziativa di Liberi e Uguali con al centro agricoltura, ambiente e gestione del territorio. Presente Attilio Solinas, presidente della 3° commissione del Consiglio Regionale, il movimento politico ha incontrato i rappresentanti del mondo agricolo e venatorio per parlare di PSR, della diga di Montedoglio, e, cosa che ci interessa più da vicino, di come affrontare i danni creati agli agricoltori dagli ungulati e dal lupo. Plaudiamo a questa iniziativa, apprezzando soprattutto che si cominci a parlare con tranquillità ed apertura del problema rappresentato da questo canide, che deve essere gestito come ogni altro animale problematico, ungulati compresi.

Arci Caccia Veneto a Consiglio

Nella splendida cornice, ambientale e culinaria, dell’Agriturismo Castegnera di Tarzo (TV), si è svolto sabato 5 maggio il Consiglio Regionale ARCI Caccia Veneto. Molte le importanti decisioni prese.
La prima incombenza, approvata all’unanimità dai presenti, è stata l’approvazione del bilancio consuntivo 2017. Tutto questo nel clima di piena trasparenza con i dirigenti locali dei soldi spesi, come previsto dallo statuto della nostra associazione.

Sulle prossime iniziative da fare, si è condiviso un insieme di proposte da fare alla Regione sul Calendario Venatorio che saranno spedite nei prossimi giorni.

Anche quest’anno, tra maggio e giugno, l’associazione si impegnerà a fare su tutto il territorio Veneto assemblee informative.

Sul tema del bando Regionale per finanziare progetti, l’ARCI caccia ha deciso di provare a costruire qualcosa con i propri tecnici entro le scadenze che verranno decise dalla Giunta Regionale.

Sul capitolo Piano Faunistico Regionale, dopo l’ulteriore proroga decisa dal Consiglio Regionale Veneto, non si hanno ulteriori notizie e questo è tema di forte preoccupazione perché, se a breve non dovessero pervenire novità, abbiamo il sospetto che anche questa tornata legislativa non darà la “luce” a questo importante strumento venatorio e questo sarebbe un fatto molto grave.

L’ARCI Caccia Regionale Veneto infine ha deciso, in vista della conferenza nazionale di Programma che si terrà a gennaio/febbraio 2019 e all’interregionale del Nord propedeutica alla stessa che si terrà il 9 Giugno in Provincia di Torino, di portare un proprio contributo di idee per la caccia del domani.

W la Caccia e L’ARCI Caccia.

FEDERCACCIA VENEZIA GIULIA E UNCZA: SABATO UN CONVEGNO SUL CERVO

La presenza del cervo sul territorio della Venezia Giulia è da qualche anno diventata una realtà ed è per questo che la locale Sezione Provinciale Federcaccia unitamente al Društvo slovenskih lovcev “Doberdob” (Associazione dei Cacciatori Sloveni) e all’UNCZA (Unione Nazionale Cacciatori Zona ALPI) organizzano un convegno transnazionale dal titolo “Cervo: Una nuova realtà sul Carso – Esperienze di gestione a confronto” che si svolgerà nella mattinata di sabato 12 maggio nel Comune di Sgonico (TS)

Tra i relatori previsti ci saranno degli studiosi, esperti in materia di gestione faunistico venatoria, provenienti dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Trentino Alto Adige e dalla Repubblica di Slovenia nonché rappresentanti del mondo agricolo.

Lo scopo che questo convegno si prefigge è di fare il punto sulla corretta gestione di questo importante ungulato mettendo a confronto diverse esperienze alcune pluridecennali.

Durante il convegno ci sarà anche la possibilità di ascoltare dei brani cantari dalla Corale dei cacciatori sloveni nonché degli imitatori, provenienti dalla Repubblica di Slovenia, che riproducono tramite la loro straordinaria abilità il bramito del cervo.

In allegato la locandina del Convegno.

(WWW.LADEADELLACACCIA.IT)

Arci Caccia Toscana: ARCHIVIATO UN VERBALE ELEVATO AD UN CACCIATORE SENESE PER SCORRETTA MARCATURA DEL TESSERINO

  • Pubblicato in Notizie

 

Soddisfazione dell’Arci Caccia che ha sostenuto il ricorso stilando gli scritti difensivi
Si è conclusa con l’archiviazione la vicenda di un cacciatore che, nel novembre scorso, si era visto elevare un
verbale per non aver immediatamente segnato sul tesserino la selvaggina migratoria abbattuta.
I fatti sono avvenuti nel senese ed il cacciatore in questione, dopo aver abbatto alcuni turdidi (nello specifico 2
merli, 3 tordi sasselli e 2 tordi bottacci) è uscito dall’appostamento temporaneo in cui esercitava la caccia ha
raccolto i capi prelevati e, al momento in cui stava prendendo in mano il tesserino venatorio per la segnatura,
sono intervenuti due agenti di vigilanza che gli hanno contestato il fatto di non aver proceduto immediatamente
alla annotazione sul tesserino dei capi abbattuti.
Il cacciatore si è rivolto quindi all’Arci Caccia che ha predisposto gli scritti difensivi che hanno poi portato
all’archiviazione del verbale.
La normativa nazionale ha introdotto la novità della annotazione della fauna stanziale e migratoria dopo
l’abbattimento modificando la Legge 157/92 che recita all’art. 12 comma 12 bis “La fauna selvatica stanziale e
migratoria abbattuta deve essere annotata sul tesserino venatorio di cui al comma 12 subito dopo
l’abbattimento”.
A tal proposito la Regione Toscana, con la Legge Regionale n. 37 del 28/07/2017 ha voluto meglio disciplinare
tale normativa affermando nel preambolo della L.R. 37/2017 al punto 5 che “Al fine di dare compiuta attuazione
alle previsioni contenute nella l. 157/1992 in materia di tesserino venatorio, è opportuno introdurre nella l.r.
3/1994 la disposizione che prevede l’obbligo di annotare sul tesserino i capi di fauna stanziale e migratoria
abbattuti, specificando che ciò debba avvenire subito dopo l’abbattimento accertato ovvero nel momento in cui il
cacciatore verifica personalmente l’effettivo abbattimento del capo e provvede al recupero dello stesso”.
Pertanto la medesima legge all’art. 8 recita “Nel tesserino è annotata , subito dopo l’abbattimento accertato , la
fauna selvatica stanziale e migratoria abbattuta” (introducendo il comma 9 bis alla L.R. 3/94).
La norma è chiara anche se i due agenti in questione hanno comunque elevato il verbale di contestazione che
poi, come detto, è stato archiviato con motivazioni che rafforzano la corretta interpretazione della legge di cui
riportiamo uno stralcio:
“ Considerato che nella LR 3/94 è stata inserita la parola accertato dopo abbattimento per consentire
l’annotazione certa delle specie abbattute. Certezza che non è possibile fino a che non si è raccolto il capo
abbattuto ed esaminato da vicino per individuarlo senza dubbio, essendo infatti specie con minime differenze
non riconoscibili a distanza;
Considerato quindi che nel caso di caccia da appostamento è necessario prima della annotazione raccogliere i
capi abbattuti, esaminarli ed accertare la specie per poi annotarla con certezza;
Considerato altresì che annotando subito l’abbattimento senza esame ravvicinato si rischierebbe di annotare
specie diverse, falsando i dati della fauna prelevata, con pregiudizio dell’interesse pubblico che invece la norma
tutela;
Considerato infine che l’annotazione subito dopo ogni sparo andato a segno renderebbe di fatto impossibile la
caccia che invece è ammessa dalla legge stessa e che quindi l’interpretazione in questo senso sarebbe contro la
stessa LR 3/94.”
Una archiviazione che ha lasciato soddisfatta l’Arci Caccia come ha dichiarato il Coordinatore Regionale,
Giancarlo Zaraffi che intende ringraziare pubblicamente i collaboratori tecnici dell’associazione che hanno
contribuito ad un importante chiarimento su una pratica venatoria diffusa in tutta la Toscana, smentendo
interpretazioni distorte sulla difesa dei cacciatori in un silenzio colpevole da parte delle altre associazioni
venatorie si specialistiche che unitarie.
Firenze, 7 maggio 2018

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