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Luca Gironi

Luca Gironi

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Uscito il consueto dossier dell'Associazione Vittime della Caccia, come ogni anno il solito elenco di inesattezze e frasi fatte

Come ogni anno esce il dossier sui "danni" dell'attività venatoria. Un elenco di "danni e vittime" spesso approssimativo, che assommerebbe ai veri e propri incidenti di caccia, che nessuno nega esistano, cadute, malori e delitti compiuti con armi da fuoco che niente hanno a che vedere con la nostra passione. Alleghiamo il link per chi volesse consultarlo:

http://www.vittimedellacaccia.org/

 

Ispra: Pubblicato il nuovo Decreto Legislativo sulle specie invasive: divieti, controlli, eradicazione e gestione

Il 30 gennaio 2018 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 15 dicembre 2017, n. 230 di “Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive” che introduce una serie di disposizioni sulle specie esotiche invasive, al fine di adeguare la normativa nazionale alle disposizioni comunitarie in materia.

Si ricorda infatti che il Regolamento (UE) n. 1143/2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, entrato in vigore il 1° gennaio 2015, ha introdotto a scala unionale una serie di prescrizioni volte a proteggere la biodiversità e i servizi ecosistemici dagli impatti causati dalle specie esotiche invasive, con particolare riferimento a quelle specie inserite nella lista di specie di rilevanza unionale. Per queste specie il Regolamento UE ha introdotto un generale divieto di commercio, possesso, trasporto e introduzione in natura, e impone un obbligo di immediata segnalazione, di controllo o eradicazione di queste specie. Inoltre chiede ai Paesi dell’UE di attivare un sistema di sorveglianza e di monitoraggio delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, e di identificare i principali vettori di introduzione accidentale di specie invasive, adottando almeno un piano d’azione per prevenire il rischio di ulteriori introduzioni. Infine il Regolamento 1143/2014 prevede anche un sistema di autorizzazioni e deroghe ai divieti, in casi particolari. La Lista di specie esotiche invasive di rilevanza unionale, identificate in base a una specifica valutazione del rischio condotta a livello europeo, è suscettibile di continue integrazioni e attualmente include 49 specie esotiche invasive, di cui 33 risultano già presenti in Italia (si veda tabella in allegato).

Il Decreto Legislativo adegua quindi la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE sopra citato, individuando i seguenti principi e criteri.

- Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (MATTM) è l’autorità nazionale competente individuata per i rapporti con la Commissione Europea, il coordinamento delle attività e il rilascio delle autorizzazioni e dei permessi.

- L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) viene individuato quale ente tecnico scientifico di supporto al MATTM per lo svolgimento delle attività previste.

- Le Regioni e le Province Autonome, e i Parchi Nazionali, rientrano tra i destinatari primari della norma in virtù delle competenze in materia di monitoraggio e attuazione degli interventi di eradicazione e delle misure di gestione, nonché di ripristino degli ecosistemi danneggiati.

- Vengono introdotti i seguenti divieti relativi alle specie esotiche invasive di rilevanza unionale:

Introduzione o transito nel territorio nazionale;
detenzione, anche in confinamento;
allevamento e coltivazione, anche in confinamento;
trasporto;
vendita o messa in commercio;
utilizzo, cessione a titolo gratuito o scambio;
riproduzione o crescita spontanea;
rilascio nell’ambiente.
- Viene disciplinato il rilascio di permessi e autorizzazioni, ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento UE, e le ispezioni per la verifica del mantenimento dei requisiti necessari per i predetti provvedimenti. Il nuovo regime di autorizzazione instaurato, in deroga ai divieti di cui all’art. 6, si applica in particolare a orti botanici e giardini zoologici, che devono richiedere una specifica autorizzazione per la detenzione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Anche istituti di ricerca e altri soggetti possono in casi particolari ottenere un’autorizzazione alla detenzione di specie esotiche invasive incluse nella lista per attività di ricerca o conservazione ex situ. È anche prevista, in casi eccezionali, la possibilità di un’autorizzazione in deroga per motivi di interesse generale imperativo, compresi quelli di natura economica o sociale. Le richieste di autorizzazione o deroga vanno presentate al MATTM. Viene prevista l’esecuzione di ispezioni e controlli da parte del MATTM, con il supporto dell’ISPRA, delle Regioni e delle Province Autonome, al fine di garantire che gli istituti adempiano agli obblighi e alle condizioni previste nelle autorizzazioni rilasciate.

- Vengono disciplinati i controlli ufficiali presso le Dogane, i Punti di entrata ex DLgs 214/2005 (nel caso di specie vegetali) e i Posti di Ispezione Frontaliere (PIF) (nel caso di specie animali) e stabiliti gli obblighi a carico degli importatori o dei loro rappresentanti in dogana.

- Si stabilisce un sistema di sorveglianza delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, coordinato dal MATTM con il supporto di ISPRA, finalizzato ad assicurare il monitoraggio del territorio nazionale. Il monitoraggio viene condotto dalle Regioni e dalle Province Autonome, con il supporto di ISPRA, che si avvalgono delle strutture deputate all’attuazione del monitoraggio ex art. 11 della direttiva 92/43/CEE, ex art. 8 della direttiva 2000/60/CE e ex art. 11 della direttiva 2008/56/CE.

- Le Regioni e le Province autonome hanno l’obbligo di notificare al MATTM e all’ISPRA il rilevamento della comparsa o della ricomparsa, post eradicazione, sul proprio territorio di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Si prevede inoltre che il MATTM effettui a sua volta la notifica alla Commissione europea e informi le altre Regioni o Province Autonome.

- Si stabilisce l’obbligo di eradicazione rapida delle popolazioni di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Le misure vengono disposte dal MATTM, con il supporto dell’ISPRA, e devono essere applicate dalle Regioni e dalle Province Autonome interessate, o dai Parchi Nazionali. I Sindaci devono garantire agli operatori degli interventi l’accesso ai terreni privati, quando questo è necessario per realizzare le eradicazioni.

- Il Decreto Legislativo disciplina anche le eventuali deroghe dall’obbligo di eradicazione rapida, le misure di emergenza e le misure di gestione per le specie esotiche invasive di rilevanza unionale presenti o a rischio di introduzione in Italia, le misure di ripristino degli ecosistemi danneggiati e il recupero dei costi.

- Vengono previste specifiche sanzioni penali e amministrative, calibrate in base alla gravità delle violazioni alle disposizioni del regolamento. Una parte dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative vengono destinanti all’attuazione delle misure di eradicazione e di gestione.

- Viene introdotto l’obbligo di denuncia del possesso di esemplari di specie esotiche invasive di rilevanza unionale e vengono previste disposizioni transitorie per i proprietari non commerciali e per le scorte commerciali.

Il Decreto Legislativo prevede inoltre la possibilità di adottare un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza nazionale, cui si applicano le disposizioni e i divieti previsti per le specie esotiche di rilevanza unionale. Tale elenco potrà essere progressivamente integrato anche sulla base delle richieste di Regioni e Province Autonome.

Lo schema di decreto rinvia a quattro successivi decreti attuativi:

- L’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza nazionale, ancora da sviluppare, che dovrà essere adottato con decreto del MATTM, sentiti il Ministero delle politiche agricole e forestali, l’ISPRA e la Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

- Uno o più piani d’azione mirati ai vettori principali di introduzione di specie esotiche invasive, finalizzati a ridurre i rischi di introduzione accidentale nel nostro Paese. I piani d’azione devono essere elaborati dall’ISPRA, e adottati con decreto del MATTM, sentiti i Ministeri interessati e la Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

- Un registro di detenzione delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale e nazionale ed obblighi dei soggetti autorizzati, che verrà istituito con decreto del MATTM, che deve essere detenuto da parte degli operatori autorizzati con i permessi e le autorizzazioni previsti del Regolamento e dal relativo Decreto Legislativo attuativo.

- Le tariffe, che verranno determinate con decreto del MATTM, concernenti le spese relative alle procedure per il rilascio dei permessi e delle autorizzazioni previsti dal Regolamento e dal relativo Decreto Legislativo attuativo.

CORSA LA 11^ COPPA ITALIA PER CANI DA SEGUITA SU VOLPE FEDERCACCIA

 

Si è tenuta all’interno della Zac di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, la finale nazionale della 11a edizione della Coppa Italia per cani da seguita su volpe. I concorrenti finalisti, ospitati presso la splendida location dell’agriturismo Villa Santa Caterina, provenivano tutti dal centro-sud Italia, area nella quale la caccia alla volpe è più sentita e praticata. Una nota di gioia autentica e di speranza l’età media dei concorrenti, quasi tutti giovani o giovanissimi, e ciò nonostante tutti preparati!, che hanno dato vita con i loro cani a equipaggi molto motivati e competitivi.

Le cifre distintive della manifestazione sono state correttezza e sportività, che hanno rafforzato il clima di amicizia e apprezzamento fra gli avversari.

I giudici Marco Di Ventura, Emilio Lumare, Lello Buco, Antonio Pranteda, Felice Santacroce, Anna Vulcano, Carlo Cascino e Stefano Tofone hanno svolto con professionalità, imparzialità e grande competenza il loro compito, non limitandosi a stilare qualifiche e classifiche per le tre categorie del concorso (Mute, Coppie e Singoli), ma fornendo consigli ai concorrenti, tutti convinti del carisma e della competenza tecnica con cui hanno assolto alla loro funzione.

Tutti hanno unanimemente sottolineato la bellezza, la selettività dei terreni e l’ottimale densità del selvatico perseguito.

Un particolare elogio è andato a Luigi Chiappetta, appassionato praticante da sempre di questa specialità venatoria e veterano organizzatore di finali di campionato. Grazie alla sua esperienza tutto si è svolto alla perfezione: dalla scelta dei terreni, sui quali tutti, senza eccezioni, hanno avuto occasione di incontro, alla rapidità con cui si sono succeduti i cambi di turno.

Nella categoria Singolo, bella vittoria per la squadra di Ascoli Piceno composta da Angelo Bruni, conduttore del Beagle Gigio, e da Gianluca Cipollini e Marco Censori con 163 punti; a seguire i crotonesi Francesco Pulerà, conduttore del segugio italiano a pelo ruvido Diana, Gaetano Medaglia e Francesco Pulerà jr, e gli altri ascolani Giuseppe Raschiatore, conduttore del beagle Ultima, Gianluca Peperini e Armando Peperini. Nelle Coppie, si aggiudica il titolo la compagine di Cosenza, con Denny Librandi, conduttore dei segugi maremmani Brico e Billy, Antonio Gianni Librandi e Francesco Caloiero; argento per Crotone con Francesco Pisani, conduttore del segugio maremmano a pelo duro e del segugio italiano a pelo duro Darma e Bruno, Salvatore Pisani e Vincenzo Pisani; bronzo a Salerno con Antonio Di Maio, conduttore dei segugi italiani a pelo ruvido Loris e Ledy, Giuseppe Delle Donne e Antonio Verzola. Un altro team calabrese vince nelle Mute: sono i crotonesi Giovanni Campisi, Domenico Cavallo, Pantaleone Simila e Luigi Rotondo con i segugi italiani Vespa, Red, Gemma e Bacco. Podio d’onore per gli ascolani Angelo Bruni, Nazzareno Ficcadenti, Giuseppe Malizia e Aldo Carlini. Gradino basso per gli altri crotonesi Francesco Cavallo, Giuseppe Mancuso, Carmine Ivan Maida ed Emilio Chiappetta.

Presenti come sempre a fare gli onori di casa, c’erano: il presidente della Sezione provinciale di Cosenza Francesco “Ciccio” Greco; il suo vicepresidente Marcello Canonaco, nonché presidente dell’Atc Cs3; il presidente della FIdC Calabria Giuseppe Giordano, accompagnato da Mimmo Iero e Tancredi Labate; Angelino Madia, presidente della Sezione provinciale di Crotone; infine, gradito ospite, il presidente provinciale della Pro Segugio Cosenza, Emilio Chiappetta. In rappresentanza del Nazionale, non poteva mancare il vicepresidente Tonino D’Angelo, che si è complimentato per lo splendido successo della manifestazione, una delle tante iniziative FIdC tese a conservare e diffondere i valori antichi di sportività e correttezza federali, per far sì che il cacciatore sia percepito come insostituibile attore nel gestire e mantenere l’integrità e la bellezza delle locali realtà rurali.

Luigi Chiappetta ha voluto ricordare i tre amici Ivo Angeli, Gennaro Giuffrè e Armando Alfano, presenti nell’ultima edizione di quattro anni fa, ma oggi impegnati in cielo ad altra gara. Infine ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, gli ospiti ,i giudici, il delegato Alessandro Spaccasassi per la preziosa collaborazione e Tonino D’Angelo per il sostegno e la presenza.

Una citazione d’obbligo e un ringraziamento particolare è andato al main sponsor di tutte le manifestazioni nazionali Federcaccia, la Big Hunter, cui si sono aggiunti a livello locale la Canicom e Nino Martino (armeria Casa del Cacciatore) e la New dog Food, mangime per cani.

Tutti gli equipaggi partecipanti hanno fornito prestazioni di rimarchevole livello tecnico ed estetico portando alla stesura della classifica.

Due parole vanno spese in favore della caccia alla volpe con i cani da seguita, pratica che nel tempo, inspiegabilmente, ha visto ridursi i suoi cultori. Sottolineo che tale specializzazione venatoria vede l’impiego del segugio, di tutte le razze, da quelle più antiche a quelle emergenti, ricca quindi della godibilità tecnica ed estetica che caratterizza l’uso del cane da seguita. Si svolge su un selvatico indiscutibilmente probante per la sua innegabile selvaticità e la sua proverbiale scaltrezza, la cui presenza non conosce flessioni numeriche su tutto l’areale europeo. Presenta risvolti di utilità nella gestione venatoria, per il mantenimento dell’equilibrio all’interno delle biocenosi tra predatori e prede. La caccia alla volpe appare dunque come una delle cacce del domani e andrebbe potenziata ed incentivata. Un invito in questo senso è rivolto alla Dirigenza Nazionale affinché si attivi anche attraverso la modifica del regolamento per permettere una maggiore partecipazione al campionato da parte di tutti i cacciatori appassionati. (A.S.) (www.ladeadellacaccia.it)

Brescia: Presto una nuova normativa sul prelievo selettivo del cinghiale

Dopo uno stop forzato, causato dal solito ricorso di un gruppuscolo animalista, che aveva sollevato il problema della partecipazione dei cacciatori assieme agli organi di vigilanza, si è riunito il Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza con il compito di trovare una soluzione che permetta, al più presto, di riprendere gli abbattimenti. 

http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/(Provincia)-Abbattimento-cinghiali,-presto-una-nuova-normativa-44215.html

 

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