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Luca Gironi

Luca Gironi

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Orbetello: Nasce l'AFV della laguna

La caccia è una tradizione radicata nella Maremma Toscana. La Laguna di Orbetello è un tempio della caccia agli acquatici e i cacciatori preziose sentinelle di un ambiente fragile. Per preservarla i cacciatori, di concerto con l'amministrazione comunale, promuovono la creazione di un' AFV sul territorio dell'area umida.

Alleghiamo l'articolo:

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2018/01/26/news/in-riva-alla-laguna-nascera-un-azienda-faunistica-venatoria-1.16400180

 

ANUU: I PICIFORMI

Una monografia sui Picchi. In Italia sino ad oggi ne è stata pubblicata solamente una da parte del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino intitolata “Guida ai picchi del mondo” di Frugis, Malaguzzi, Vicini e Cristina. Va, quindi, elogiato l’Ente Parco Adda sud perché ha patrocinato la realizzazione di un’interessante pubblicazione ornitologica e naturalistica con l’ausilio di validi esperti del settore. I Picchi nella storia sono stati a volte considerati creature benefiche, altre volte creature capaci di presagire brutti eventi, altre volte dei veri e propri giustizieri. Rimane sempre il fatto che queste specie alate hanno sempre destato curiosità tra gli uomini sin dai tempi più antichi. Attualmente, per chi li conosce, sono aiutanti benefici per la salute degli alberi perché si nutrono di insetti xilofagi che rodono il legno e minano la stabilità delle piante. Queste specie ornitiche, oltre che nei boschi, si osservano anche nei parchi cittadini, nei giardini e, addirittura, durante la brutta stagione, anche sui terrazzi attirati da qualche leccornia messa a loro disposizione. Sono folletti tambureggiatori ed infaticabili perforatori di cortecce. Col loro becco sanno scavare una cavità nei tronchi degli alberi dove depongono le uova e allevano la prole. La cavità, finita la stagione riproduttiva, non viene abbandonata ma rioccupata e utilizzata da altri animali come rifugio oppure come sito per nidificare. Le foto di Marchitelli dedicate ai nostri amici alati dal becco appuntito impreziosiscono la pubblicazione, già di per sé ricca di capitoli molto esaurienti dedicati all’ambiente da loro frequentato come il bosco, analizzandone la situazione nel mondo, in Italia, in Lombardia e nel Parco Adda sud, passando poi a temi quali l’importanza degli alberi morti e del loro rapporto con i picchi. Si entra nel “pieno” del volume quando i capitoli trattano del picchio vero e proprio, analizzandone la topografia, la morfologia, le origini, il linguaggio utilizzato per contattare i propri simili, per poi dedicare una parte molto importante all’analisi di tutte le specie presenti sul territorio italiano, e incentrandosi, poi, su quelle presenti nel Parco. Sono analizzate, inoltre, anche quelle specie presenti nel Parco che, pur non appartenendo alla famiglia dei picidi, possiedono caratteristiche simili o abitudini di vita uguali ai picchi. Nei capitoli conclusivi sono presenti una serie di consigli su come osservare queste fantastiche specie alate attraverso la tecnica del birdwatching, dopo una buona consultazione dei siti web adatti e una ricca bibliografia utilizzata anche per la stesura del testo. Il volume (“Quel tamburellar nel bosco…” di Antonio Massimo Marchitelli – Parco Adda sud – Foto a colori – pagg. 174) può essere richiesto direttamente al Parco Regionale Adda sud telefonando al numero 0371-411129, oppure tramite il sito web: www.parcoaddasud.it. (Walter Sassi)

SARDEGNA: TROVATO UN ALTRO CINGHIALE POSITIVO ALLA TRICHINELLA, L'ASSESSORATO ALLA SANITÀ, UDP E IZS RINNOVANO L'APPELLO PER IL CONSUMO DI CARNI E SALUMI CONTROLLATI

 

Un altro cinghiale abbattuto a Orgosolo, in località Maheddu, è risultato positivo ai controlli sulla Trichinella effettuati nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) di Nuoro, su un campione prelevato dall’animale da parte dei cacciatori. Si tratta del secondo caso, nel giro di due settimane, in cui il pericoloso parassita è stato ritrovato nei cinghiali selvatici, sempre in agro di Orgosolo. Appena venti giorni fa, invece, la trichinella era stata rinvenuta in due macro-campionature effettuate su un branco di maiali domestici al pascolo brado abbattuti, lo scorso 9 gennaio in località Pradu, durante un operazione di controllo del territorio promossa dall’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro e con il personale dei corpi di polizia nazionale.

Consumare solo carni controllate. L’ennesimo ritrovamento dimostra che la presenza della trichinella fra suini domestici bradi e cinghiali è sempre più allarmante tanto che l’assessorato dell’Igiene e Sanità, l’UdP e l’IZS rinnovano l’appello a cittadini e consumatori: “Verificate sempre la provenienza sicura delle carni e dei salumi acquistati. Verificate che vengano da allevamenti certificati e rispettosi delle normative igienico sanitarie e veterinarie. Con la trichinella non si scherza: può infatti causare serie complicanze alla salute dell’uomo e, in casi estremi, può provocarne il decesso”.

La Trichinellosi è una zoonosi parassitaria del genere Trichinella. Presente in tutti i continenti tranne che nell’Antartico, è stata segnalata in più di 100 specie di mammiferi, 13 specie di uccelli, 3 specie di rettili. Colpisce più di 2.500 persone all’anno. Il parassita è presente in Sardegna, finora segnalato solo in agro di Orgosolo, dal 2005. Da allora ha causato il ricovero in ospedale, in tre distinti episodi, di 26 persone che avevano consumato carni di suino domestico non controllate. (www.ladeadellacaccia.it)

Continua l'attacco degli animalisti a Decatlhon, questa volta preso di mira il negozio di Firenze

Continua la crociata animalista contro Decathlon di vari guppuscoli della galassia animalista. Questa volta preso di mira il negozio di Firenze, contestato da una manciata di contestatori che come al solito se la prendono contro la presenza, nel negozio, di un reparto dedicato ad abbigliamento e vestiti per i cacciatori.

http://www.firenzetoday.it/cronaca/caccia-manifestazione-di-lav-davanti-a-decatlholon.html

 

ARCI Caccia Veneto: indipendenti dai Partiti, ma non indifferenti alla politica

 

Sabato 27 Gennaio si è riunito, a Mareno di Piave (TV) , il Consiglio Veneto ARCI Caccia per discutere della fase politico venatoria, degli impegni dei prossimi mesi, per approvare il bilancio di previsione 2018. Graditi ospiti dell'evento, due componenti la Terza Commissione Caccia del Consiglio Regionale del Veneto, Giampiero Possamai (maggioranza - Lega) e Graziano Azzalin ( Opposizione - PD). La relazione introduttiva, a cura del Presidente Regionale Ezzelini Storti, il successivo dibattito si sono concentrati su molti aspetti riguardanti la nostra passione. Sull'analisi della fase politica che ci porterà dopo il 4 di marzo ad avere un parlamento non molto favorevole alla Caccia, in questo senso la rinnovata unità nazionale nella "cabina di regia" fra tutte le AAVV riconosciute va bene, ma non è sufficiente. L'ARCI Caccia non è "cinghia di trasmissione" di alcun partito, lascia libertà di voto ai propri associati e quindi rimarca la propria autonomia da tutti i movimenti politici, ma da associazione di massa e non minoritaria non è indifferente alla politica. La relazione con essa, vista la nostra appartenenza alla "grande famiglia" ARCI che parte dal riconoscimento della Carta Costituzionale come fondamento della nostra democrazia, prima e dopo il voto, sia a livello nazionale che Regionale, deve continuare e portare " frutti" alla nostra passione. Un breve passaggio, con delega di approfondimento da parte del Consiglio dei Presidenti Provinciali, ha riguardato la prossima conferenza di programma ARCI Caccia del 24 Febbraio a Roma: il Veneto darà il proprio contributo assieme alle altre regioni. Infine si sono toccati i punti critici della nostra Regione. Il Piano Faunistico Regionale, come purtroppo sapevamo tranne sorprese dell'ultima ora, sarà di nuovo prorogato: un Piano scaduto nel 2012, con ormai 11 anni di anzianità, è semplicemente vergognoso non sia ancora stato cambiato e rinnovato! Nonostante le roboanti promesse di qualche Consigliere Regionale votato dai cacciatori per dare risposte al nostro mondo.... Ma i problemi non sono solo questi: la gestione delle competenze di "chi fa cosa", tra Provincia e Regione non è ancora chiara; mobilità venatoria bocciata in toto dalla Corte Costituzionale, poi ripresentata, ma va regolamentata; sui comitati di gestione, degli ATC e dei CA/Riserve Alpine con nuove regole di nomina della rappresentanza; finanziamento delle associazioni; l'assenza della caccia in deroga. Su questi temi L'ARCI Caccia ha la sua ricetta, ma c'è disponibilità ad ascoltare o ci si deve difendere in tribunale ? Noi privilegiamo la discussione e la riflessione, ma se costretti reagiamo. Vedi la rappresentanza negli ATC, CA e Riserve Alpine. Noi proponiamo che i cacciatori presenti nei comitati di gestione siano eletti direttamente dai cacciatori: ci dicono la democrazia spaventa, non è possibile? Perché allora non dare rappresentanza alle tre associazioni più rappresentative a livello di ATC e CA rispecchiando realmente il territorio? Si sappia fin da ora, se si conferma quanto recentemente approvato in Regione non ascoltando nessuno e trasformando la gestione in "portronifici": l'associazione si prepara ad una ferma ed energica opposizione per il bene della caccia! In questo senso la relazione, ma anche i dibattito successivo ha confermato la positività del Ricorso Straordinario al Capo dello Stato in merito alla rappresentanza negli ATC che nelle scorse settimane, su richiesta di altri, è stato trasferito al TAR del Veneto e sul quale merito si esprimerà il tribunale nei prossimi mesi, nonostante qualcuno sostenga che l'abbiamo perso solo perché ci è stata respinta la cosiddetta "sospensiva". In fine, su questo tema, si è confermato l'orientamento ARCI Caccia nel chiedere il rispetto della legge 50 del 1993, nella nuova proroga di PFV: basta comitati di gestione che sono in carica dal 2007, si passi al loro rinnovo! In fine sulla mobilità venatoria la discussione ha semplicemente ribadito la non contrarietà di ARCI Caccia, ma se fatta correttamente, come da nostre proposte: non ci saremmo trovati con ricorsi alla Corte Costituzionale! Ora, con una nuova norma, si faccia bene e si faccia presto: noi siamo pronti a collaborare. Il contributo degli ospiti è stato di disponibilità ad interloquire con la nostra associazione, di informazione sulla situazione della Caccia sul Piano normativo in Regione. Sul punto finanziamento delle AAVV regionali si è ribadito che si poteva fare meglio, si sbaglia la comunicazione di ciò che si fa. Sulle deroghe abbiamo chiesto una parola definitiva, basta slogan. Nei prossimi mesi l'associazione sarà concentrata sulle gare sportive, la verifica della legislazione regionale, corsi e scuole di formazione, la presenza alle fiere( Vicenza, Riva del Garda e Longarone) e le assemblee informative su tutto il territorio Regionale. Avremmo molto da fare, ma abbiamo "fiato e gambe" per farlo. Bilancio di previsione approvato all'unanimità.

Team Arci Caccia Veneto

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