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Luca Gironi

Luca Gironi

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In Edicola Diana 19-2017

  • Pubblicato in Riviste

Su questo numero, la stagione della migratoria entra nel vivo. Parleremo di attrezzature per la caccia al colombaccio, daremo un'occhiata alle nostre paludi e la scienza ci spiegherà alcune cose sulle dinamiche delle popolazioni di uccelli. Festeggeremo i cinquant'anni di Benelli con un bellissimo fucile e scopriremo i nuovi binocoli Zeiss: piccoli, compatti ma incredibilmente potenti. Buona lettura...

 

ANLC: 17° Campionato Italiano Sociale amatoriale su Beccacce

 

Il 12 novembre 2017 si è disputato nella Z.R.C., sita in agro dei comuni Capracotta (IS) e Pescopennataro (IS), il 17° Campionato Italiano Sociale amatoriale su Beccacce per cani da ferma dell’Anlc.
Ottima l’organizzazione della manifestazione predisposta dal delegato nazionale, Luigi Parsi e dal vicepresidente nazionale Romeo Trotta. Presenti al campionato il presidente nazionale Paolo Sparvoli ed il vicepresidente Bruno Santori.
Meravigliosi i terreni (faggete ed abetaie), numerosi e qualificati i concorrenti che hanno presentato un validissimo lotto di cani, copiosa la presenza di soci ed appassionati. Hanno giudicato, con la solita magistrale competenza, Romeo Trotta, Mario Salvatorelli, Delio Ambrosino, Gino Mirto, Franco Rucci, Giuseppe Battafarano, Angelo Nicolì e Roberto Ceci. Nei continentali il titolo di Campione Italiano se lo è aggiudicato con il 1° Ecc. Il drahthaar Gila condotto magistralmente dall’abruzzese Eugenio Di Pasquale. Il Giudice Ambrosino nella relazione ha illustrato lo splendido punto di Gila che, al termine di un
ottimo turno e dopo una lunghissima guidata, ha magistralmente fermato una beccaccia, concludendo perfettamente.
Nei continentali ha favorevolmente impressionato la giuria anche un giovane breton, ben condotto dal napoletano Marco Salierno.
Tra gli inglesi, nessun cane in classifica, nonostante le due beccacce involtate dai concorrenti con in attesa di turno con i cani al guinzaglio. Il premio del miglior cane va alla setter inglese Diana condotta dal molisano Costantino Montagna
che ha dimostrato grandissime doti venatorie e ottima mentalità. Anche i setter di Rocco Di Santo, Santino Testa e Antonio Spagnolo hanno messo in mostra apprezzabili doti morfologiche e cinegetiche.
Un premio ed una menzione particolare ad un giovanissimo pointer dal futuro radioso, condotto dal napoletano Clemente Iovene.
Al termine della prova il solito lauto pranzo a base di prodotti di tipici locali (speciali il caciocavallo, la ricotta e l’agnello) presso il confortevole Hotel Capracotta e subito dopo la cerimonia di premiazione, durante la quale la giuria ha evidenziato l’alto contenuto tecnico della manifestazione, si è complimentata con i numerosi conduttori (cosa singolare per una prova specialistica come quella su beccacce) per l’ottimo livello dei cani presentanti ed ha elogiato l’organizzazione della prova curata, come sempre nei minimi dettagli dal delegato nazionale Luigi Parsi e dal padrone di casa, Romeo Trotta.
Un sentito ringraziamento va agli sponsor della manifestazione, ossia la Nobel Sport che messo a disposizione diversi pacchi di cartucce ideate proprio per la caccia alla beccaccia, la ditta di mangimi Imperial Food del Sig. Ciccarello che ha donato dei sacchi di mangime e la “Coltellerie Francesco Fraraccio” che ha donato splendidi coltelli artigianali.
Dopo le premiazioni, come sempre, si sono registrati gli interventi del presidente Paolo Sparvoli, incentrato sulle problematiche di politica venatoria e accolto da una vera e propria ovazione, e quello di natura più sportiva del vicepresidente Bruno Santori, il quale ha evidenziato di non aver saltato mai nessuna edizione di questa manifestazione.
Alla fine della cerimonia, l’avv. Trotta e il delegato Parsi, dopo aver ringraziato tutti i presenti, i bravissimi accompagnatori delle batterie: Osvaldo Pavone, Vincenzo Giuliano e Fernando Lardieri ed il gestore dell’albergo, Fernando Carlucci, per la squisita ospitalità, hanno premiato, con una medaglia ricordo, Vincenzo De Martino e Giovanni De Lorenzo, quali concorrenti “meno giovani” ed hanno dato appuntamento a tutti i cinofili per la prossima edizione che è già in cantiere.

 

FIDC SASSARI: ATTENZIONE AGLI ANIMALI MARCATI

  • Pubblicato in Notizie

La Federazione Italiana della caccia di Sassari ha ricevuto dalla Provincia di Sassari la richiesta di comunicare ai cacciatori la seguente informativa:

Chiunque abbatte un animale dotato di radiocollare o di marca auricolare (entrambi di colore giallo) dovrebbe contattare tempestivamente l’Università degli Studi di Sassari, Dr. Scandura o Dr. Cossu (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) in modo da risalire alla data e luogo di cattura (tramite il codice riportato sulle marche) e capire di conseguenza se si tratta di un soggetto a cui è stato somministrato un farmaco e se sono trascorsi i tempi di decadimento necessari per poterne consumare le carni.
Gli animali dovrebbero stazionare nelle aree di Punta Giglio – Mugoni – Tramariglio – Prigionette -Porticciolo – Porto Ferro. (www.ladeadellacaccia.it)

FEDERCACCIA: RADIOCOLLARATE LE PRIME OSPITI DEL "PROGETTO CESENA"

Continua per il secondo anno il “progetto cesena” e i primi due soggetti “bergamaschi” sono stati marcati il 10 novembre presso la Stazione Ornitologica La Passata, grazie alla collaborazione con il responsabile, Maffeo Schiavi.

Lo studio, unico nel suo genere in Europa, è iniziato nel 2016 ed è condotto dall’Università degli Studi di Milano: finanziato da Federcaccia Lombardia, si propone di capire come migrano le cesene (‘gardene’, in dialetto bresciano, ‘viscarde’ o ‘iscere’ in bergamasco) che giungono in Lombardia, come si muovono durante l’inverno, quando ripartono per i luoghi di nidificazione e se possibile scoprire da quali aree di nidificazione provengono.

“Il primo test condotto lo scorso anno” – spiega il responsabile scientifico dello studio, Prof. Diego Rubolini – “ha dato risultati incoraggianti: è stato infatti possibile tracciare la migrazione primaverile di 4 soggetti ed identificarne le aree di nidificazione. Hanno migrato per oltre 2000 chilometri dalla Lombardia fino alle loro zone di nidificazione in Russia occidentale e Finlandia”.

Come spiegato dalla dott.ssa Antonella Labate dell’Ufficio Faunistico di Federcaccia Lombardia le cesene vengono catturate con reti di tipo ‘mist-net’ in collaborazione con ‘roccoli’ tradizionali e stazioni di cattura ed inanellamento a scopo scientifico. Quest’anno, in Provincia di Bergamo, i soggetti verranno equipaggiati con GPS presso le stazioni ornitologiche La Passata (Zogno), importante area di migrazione, e Capannelle (Grassobbio), importante area di svernamento. Inoltre, alcuni soggetti saranno marcati presso il roccolo San Carlo (Vilminore in Val di Scalve).

La ricerca ripercorre l’esperienza già tracciata da FIDC con successo per beccacce e alzavole e sfrutta le potenzialità della telemetria satellitare: la ricerca prevede di equipaggiare alcuni soggetti di cesena con ‘zainetti’ GPS satellitari miniaturizzati (del peso di soli 3,7 grammi) ad altissima tecnologia in grado di tracciarne con precisione gli spostamenti.

L’anno scorso sono state marcate 22 cesene e quest’anno l’obiettivo è di marcarne 25 tra Bergamo, Brescia, Lecco, Pavia e Mantova con i trasmettitori migliorati, che dovrebbero essere ancor più performanti.

“Le trasmissioni ricevute il primo anno sono state in numero minore rispetto a quelle sperate, – continua la dott.ssa Labate – ma hanno dato risultati soddisfacenti: sono pervenuti dati completi relativi a 4 individui, ma trasmissioni parziali sono giunte da molti più soggetti e tutti, durante il periodo di svernamento in Lombardia, hanno compiuto spostamenti estremamente limitati (2-3 km al massimo) intorno alla località di cattura, e hanno intrapreso la migrazione nella seconda metà di febbraio. Le modifiche apportate garantiranno un maggior numero di trasmissioni di dati”.

Sulla base dei risultati ottenuti lo scorso anno, Federcaccia Lombardia ha nuovamente finanziato il “Progetto Cesena” per aumentare le conoscenze relative alle abitudini di questo turdide di notevole interesse venatorio e si prevede di portare a termine lo studio nell’arco di 4 anni, monitorando la migrazione prenuziale di altre cesene.

Studi di tal genere infatti, al fine di poter avere validità scientifica, devono necessariamente svolgersi su un arco da triennale a quinquennale, al fine di avere la certezza di non riferirsi a comportamenti o situazioni eccezionali.

“Si tratta di uno studio molto importante, che consentirà di far luce sulle abitudini di migrazione di una specie di grande interesse per il mondo venatorio” – dichiara il presidente di Federcaccia Bergamo, Avv. Lorenzo Bertacchi, che prosegue “Ricordo che nella stagione 2015 -2016 il Consiglio dei Ministri impose la stop della caccia alla cesena al 20 gennaio, sostenendo che questa specie iniziasse la migrazione primaverile il 10 dello stesso mese, cosa che imporrebbe di sospendere il prelievo venatorio. Senonché l’indicazione temporale data dal Ministero è parsa priva di fondamento sia scientifico che empirico. Abbiamo così deciso di finanziare questo progetto stanziando circa 150.000,00 euro per avere certezze e non essere in balia degli umori di qualche ufficio. I primi dati del 2016 stanno confermando quello che i cacciatori osservano da generazioni, ovvero che le cesene cominciano la migrazione primaverile a febbraio inoltrato e non poco dopo l’Epifania, che pare portarsi via tutte le feste, ma non le cesene”.

“Rivolgo un appello a tutti i cacciatori: state attenti e, se le vedete, non abbattete le cesene con l’antennina. Nel caso capitasse, contattate immediatamente il responsabile della ricerca attraverso il numero di telefono e l’indirizzo email riportati sullo zainetto e consegnate il dispositivo GPS a Federcaccia, così potremo recuperare i dati e, forse, riutilizzarlo”. (www.ladeadellacaccia.it)

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