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Luca Gironi

Luca Gironi

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Abruzzo: Orso Marsicano muore durante le operazioni di cattura nel Parco


E’ deceduto un orso marsicano durante le operazioni di cattura


Questa notte durante un’operazione di cattura da parte dell’Ente Parco si è verificato il decesso di un orso bruno marsicano.
( Pescasseroli, 19 Aprile 18 )
La cattura rientra nell'ambito delle attività programmate e regolarmente autorizzate dal Ministero dell'Ambiente previo parere dell'ISPRA per il controllo degli orsi confidenti/problematici.

Nello specifico è stato predisposto un sito di cattura nel Comune di Lecce nei Marsi allestito con Tube Trap messa a disposizione dai Carabinieri Forestali.

Il sito è stato allestito dal mese di febbraio e controllato quotidianamente tramite videosorveglianza e controllo visivo diretto dal personale del Parco.

Questa notte alle 23.30 circa la squadra di cattura, sempre reperibile, è stata allertata dal segnale telefonico di allarme collegato alla tube trap e si è recata immediatamente sul sito verificando la presenza di un orso in trappola.

Seguendo il "Protocollo di cattura meccanica e anestesiologica di orsi bruni marsicani in natura e in cattività" ampiamente collaudato con un'intensa attività di cattura a partire dagli anni '90, la squadra ha effettuato tutte le procedure necessarie ad anestetizzare l'animale e a metterlo in sicurezza.

Già nella prima fase dell'operazione l'animale ha manifestato problemi respiratori che, nonostante le tempestive manovre di rianimazione attuabili in campo, hanno portato al decesso dell'animale nel giro di poco tempo.

Si tratta di un giovane maschio che in precedenza non era mai stato marcato né radiocollarato.
La carcassa è stata trasportata presso il Centro dell'Ente a Pescasseroli in attesa di essere trasferita all'IZS per l'accertamento delle cause di morte.

Durante la mattinata il Parco ha provveduto ad informare il Reparto Carabinieri del Parco, il Ministero dell'Ambiente e ISPRA.

Il Presidente del Parco Antonio Carrara dichiara:

"E' la prima volta che ci troviamo di fronte ad una emergenza anestesiologica in occasione di una cattura.
Per quanto il Protocollo utilizzato riduca al minimo i rischi per l'orso, questi ultimi non si possono in ogni caso escludere totalmente.
Confermo la piena fiducia nello staff del Parco e mi auguro che l'analisi necroscopica possa fare piena luce sulle cause di morte."

Come sempre l'Ente Parco provvederà ad informare sugli sviluppi della vicenda.

Comunicato stampa n. 07/2018 Parco Nazionale d'Abruzzo

Caccia: fauna abbattuta, mozione su annotazione sul tesserino venatorio

Firenze – La Giunta regionale è impegnata a favorire una “corretta informazione” sull’applicazione della normativa che si riferisce all’annotazione dei capi abbattuti sul tesserino venatorio, “anche fornendo i necessari elementi conoscitivi” ai soggetti preposti. E’ quanto dispone una mozione approvata dal Consiglio regionale, sottoscritta dal Pd e illustrata dal capogruppo Leonardo Marras. Lo scopo dell’intervento, come chiarito nell’impegnativa che conclude l’atto, è quello di giungere a un’applicazione conforme alle intenzioni del legislatore toscano e al dettato della normativa regionale, secondo la quale “l’annotazione deve avvenire soltanto successivamente all’accertamento del capo abbattuto”. (Fonte Cam.)

Quindi, grazie ai consiglieri proponenti la mozione: Anselmi, Ciolini, Marras, Niccolai, Pieroni, Scaramelli e Sostegni, e a tutti quelli che l'hanno sostenuta in consiglio, si spera venga chiarita una delle questioni più controverse della scorsa stagione venatoria. Un problema che sembrava di facile interpretazione, ma che ha dato lavoro a più di un legale.

FIDC BRESCIA: INCONTRO IN REGIONE PER I PRELIEVI IN DEROGA

Venerdì scorso a Palazzo Lombardia primo incontro tra il neo assessore con delega alla caccia Fabio Rolfi e le associazioni venatorie regionali. Argomento della riunione l’illustrazione delle delibere per la richiesta del prelievo in deroga per fringuello, peppola e storno e per l’attivazione dei roccoli predisposte dagli uffici dell’assessorato per la Giunta al fine di avere poi il via libera per inviarle a Ispra, come prevede l’articolo 19bis della 157/92 in materia di deroghe.

Rispetto agli anni scorsi per giustificare il prelievo alla piccola migratoria si è fatto un calcolo sulle popolazioni nidificanti in Lombardia e su questo contingente si è calcolato, stabilendolo nel 5% della mortalità naturale, il numero di esemplari catturabili, solo da appostamento fisso.

Per quel che riguarda invece gli impianti di cattura si è fatta una verifica tra gli allevatori autorizzati anche per la commercializzazione, calcolando il numero di esemplari effettivamente immessi sul mercato.

È emerso che i richiami allevati sono ancora largamente insufficienti a coprire le esigenze dei titolari di forma di caccia da appostamento fisso e quindi si rende necessaria l’attivazione degli impianti di cattura per poter soddisfare le richieste. Quest’anno quindi, le motivazioni argomentate dall’Ufficio Caccia Regionale sono sicuramente aumentate rispetto agli scorsi anni e non possiamo che esserne soddisfatti.

Essendo in carica da soli 10 giorni al momento della riunione, l’assessore Rolfi non ha però potuto coinvolgere anche il mondo venatorio nella ricerca di sempre maggiori motivazioni a supporto delle richieste regionali. Federcaccia Lombardia ha comunque manifestato la propria disponibilità ad ogni tipo di collaborazione, presente e futura, nel pieno rispetto dei ruoli.

L’assessore ha poi informato i presenti di aver organizzato un incontro ufficiale con Ispra insieme ad alcuni parlamentari espressione del territorio, sempre in merito ad argomenti di carattere venatorio.

Non ci resta che attendere il responso di Ispra, che negli anni ci ha però abituato a comunicati perfettamente sovrapponibili per non dire identici, non solo nei contenuti ma anche nel lessico e nella grammatica!

ISCHIA: CACCIATORE MULTATO DALLA LIPU RIPRENDE IL PORTO D'ARMI GRAZIE AL TAR

Ad un cacciatore ischitano era stato ritirato il porto d'armi in seguito ad una sanzione elevata dagli agenti della Lipu. La sanzione era stata annullata dal giudice, ma il rinnovo del porto d'armi era stato negato dagli organi di polizia. Il cacciatore non si è dato per vinto e un ricorso al TAR lo ha reso nuovamente titolare di licenza di caccia.

https://www.isolaverdetv.com/cacciatore-assolto-il-tar-gli-restituisce-il-porto-darmi-negato-dal-prefetto/

 

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