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Luca Gironi

Luca Gironi

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LA CACCIA COME POSSIBILE SOLUZIONE PER LA RIPRESA DELLE AREE TERREMOTATE: SE NE E’ PARLATO AL CACCIA VILLAGE

Fruire della risorsa selvaggina sotto l’aspetto del prelievo venatorio, della creazione di percorsi enogastromici e sotto l’aspetto dell’osservazione naturalistica e fotografica è il punto di forza verso il quale istituzioni, cacciatori, imprenditori e naturalisti dovrebbero poter convergere, per l’utilizzo della fauna, quale risorsa rinnovabile, al fine di favorire la ripresa economica delle aree terremotate.

E’ la proposta del Prof. Bernardino Ragni, docente di Scienze Biologiche presso l’Ateneo perugino, per far fronte alle criticità economiche create dal sisma, a partire dal 24 agosto scorso, in quelle aree che gli esperti definiscono “cratere sismico” e che comprende 131 comuni nelle quattro regioni di Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo.

“Mi piace individuare quest’area, che copre una superficie di circa 10.000 kmq -ha detto Ragni- con il termine “Macroregione della rinascita”, nell’ottica di considerare la fauna selvatica una risorsa rinnovabile e accessibile.”

Tra i temi affrontati anche la convivenza tra il mondo venatorio e quello agricolo, che troppo spesso è resa difficile dai danni provocati dai cinghiali.

“La Regione è disponibile a ragionare sulla proposta della WildLife Economy, di cui già da anni si sta parlando -ha detto l’Assessore Cecchini nel corso dell’incontro- ma va distinta la questione della ripresa economica delle aree terremotate, da quella dei problemi all’agricoltura, che si risolve solo riducendo i cinghiali.”

Spazio anche alla beneficienza al Caccia Village, con la presentazione del progetto La Casa dei Sogni del Club 410 Carlo Rizzino Onlus, che prevede la realizzazione, grazie al 5×1000 e a donazioni private, nella contea di Roscommon, in Irlanda, di un’area verde per ospitare bambini, bisognosi e non, per una vacanza educativa a contatto con la natura e gli animali, con l’obiettivo di promuovere fin da piccoli stili di vita sani, consapevoli e sostenibili.

“Attraverso le risorse del territorio, le associazioni sportive e di volontariato o culturali -ha spiegato Carlo Rizzini- vogliamo offrire ai minori e alle loro famiglie una nuova possibilità di svago e di incontro. I bambini bisognosi saranno ospitati gratuitamente, ma anche quelli le cui famiglie possono pagare potranno essere ospitati e le quote, in questo caso, saranno reinvestite per la crescita e il miglioramento del progetto.”

Nel pomeriggio consegnati anche i premi Opera Venandi, i riconoscimenti che Caccia Village ogni anno conferisce ad aziende e professionisti che, con la loro attività hanno contribuito a promuovere l’arte venatoria.

Per il 2017 i premi sono stati consegnati alle aziende armiere RFM, EffeBi e Bonelli, che hanno festeggiato quest’anno rispettivamente 60, 40 e 50 anni di attività; ai giornalisti Jacopo Foti e Marco Ramanzini, ufficio stampa di FederCaccia e storico redattore della rivista Diana, per la loro lunga militanza nella stampa di settore e, infine, a Giulia Taboga, testimonial dell’azienda Franchi, volto femminile prestato alla caccia.

(www.ladeadellacaccia.it)

Fidasc: Campioni A e B in singolar tenzone su cinghiale

Un uomo, un cane e il cinghiale: con questi personaggi e interpreti si è ripetuta – stavolta in abiti squisitamente sportivi – la competizione che ha contrapposto nei millenni l’uomo e la “bestia nera” che, almeno per il nostro Paese, costituisce una fra le prede più ambite e fonte di inarrivabili emozioni che prima erano esclusivamente venatorie e che ora sono diventate anche agonistiche.
E la cinofilia venatoria federale, assolutamente non cruenta, rappresenta proprio questo anello di congiunzione fra la predazione e la sua sublimazione sportiva.
Molteplici sono le specialità che nel corso degli anni si sono sviluppate e perfezionate, dal punto di vista regolamentare, all’interno del segugismo su cinghiale e l’ultima di queste è appunto la sfida diretta fra l’atleta uomo, il suo ausiliare a quattro zampe e l’irsuto signore dei boschi.
Dai primissimi giorni di gennaio sono iniziate in tutta Italia le fasi eliminatorie dei vari campionati italiani fra i quali c’è appunto quello dei Conduttori di cani da seguita su cinghiale, “in singolo”, una competizione, come avviene per le mute, suddivisa fra categoria “A” (segugi iscritti ai libri genealogici riconosciuti e categoria “B” (cani non iscritti). Al termine delle lunghe fasi di qualificazione, accedono alla finale 30 “Equipaggi”, 15 per ciascuna delle due categorie.
Da regolamento, i concorrenti appartenenti alla categoria A gareggiano rigorosamente in terreni liberi mentre gli altri si contendono il titolo all’interno di recinti.
Il 12, 13 e 14 maggio, secondo una piacevole e consolidata tradizione, il rush finale di questo 4° Campionato si è svolto nel cuore della provincia aretina con il coinvolgimento di una mezza dozzina di Comuni e le rispettive “Squadre di cinghialai”, una delle componenti fondamentali di questo cocktail cinofilo-agonistico.
La tre giorni di questo 4° Campionato Italiano si è svolta per l’organizzazione della Asd Giotto e con uno sponsor appassionato come la BS Planet che, unitamente al nuovo partner commerciale Shothunt, ha messo in palio alcuni prodotti della propria produzione.

Categoria B
Per il giudizio degli Ufficiali di Gara Roberto Pro e Vito Bitetti, i quindici finalisti di questa categoria, hanno gareggiato esclusivamente nel grande recinto “Lecci Alti” dell’Azienda Capocontro del Dr. Piergiuseppe Migliorini che ha ricoperto anche l’incarico di Delegato Fidasc.
A dar manforte all’organizzazione ci hanno pensato gli impareggiabili ed espertissimi membri delle due squadre locali “Civitella Vergnana” e “Settecani-Le Pinete” fra i quali Santino Dini, Franco Marzoli detto “Bastiano” e Paolo Valli detto “Fanello”.
Il primo giorno, a dimostrazione che i recinti non sono sempre paradisi terrestri cosparsi di rose, c’è stato un solo concorrente su cinque in classifica. Questo l’ordine di sciolta: Matteo Cento con Primo (Seg. Mar.); Gilberto Fragai con Nera (Met.); Massimiliano Ceraso con Stella (Met.); Roberto Ferrini con Giuda (Seg. Mar.) B 143 punti e Marco Venarucci con Artù (Briquet Griffon Vendéen)
Sabato, cambio di clima e di risultati per questi turni: Vincenzo Angelini con Asso (Met.); Enrica Bertini con Schiuma (Met.) Ecc. 160; Donatello Casati con Sansone (Seg. Mar.) MB 151; Alberino Pascale con Cacciatore (Seg. Italiano Fulvo pelo raso) Ecc. 170 e Giovanni Bei con Macchia (Met.) Mb 152.
Giornata conclusiva con tre qualifiche: Lucio Mario Saccomanno con Moschino (Seg. Mar.) MB 158; Nico Ottolino con Hermit (Seg. Mar.); Alessandro Dipietrantonio con Ciccio (Seg. Mar.); Salvatore Scanu con Tiscali (Seg. Mar.) MB 154 e Diego Gotelli con Omar (Seg. Mar.).
Quindi, quello che si è delineato dopo l’ultimo suono di corno è stato un podio con una piacevole sorpresa cinegetica, in quanto sul gradino più alto è salito un conduttore che si è avvalso dell’ausilio di un cane strepitoso ma appartenente ad una razza avvezza a primeggiare con le lepri ma non certo con certi scontrosi verri.
Campione Italiano 2017 Alberino Pascale con Cacciatore (S. Italiano p.r.) Ecc. punti 170
Medaglia d’argento Enrica Bertini con Schiuma (Meticcio) Ecc. punti 160
Medaglia di bronzo Lucio Mario Saccomanno con Moschino (Seg. Mar.) MB 158 punti
Categoria A
La gara di questa categoria, con il coordinamento del Delegato federale Ivo Pulcinelli, è stata giudicata da una giuria femminile quanto mai esperta e autorevole formata dal Giudice Enci Maria Assunta Villa e dall’Ufficiale di Gara Fidasc Silvia Mafucci. I turni di venerdì 12 maggio si sono svolti nel territorio del Comune di Anghiari e più precisamente all’interno dell’Azienda “La Barbolana”, del Dr. Giancarlo Lippi, con la regia di Mauro Bergamaschi e il supporto dei membri delle due squadre locali “Libbiano” e “Anghiarese”. Questo l’ordine di sciolta: Paolo Mura con Rambo (Briquet Griffon Vendéen) B. punti 140; Paolo Cucini con Artù, B. 145; Rinaldo Cenci con Naomi Tigratis Ecc. 162; Stefano Boschiazzo con Tigrotta MB 150 e Carmine Ventre con Tamburo, tutti Segugi Maremmani.
Il 13 la carovana si è spostata sui terreni di Collacchioni, nei Comuni di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, dove ha potuto contare sul prezioso supporto tecnico e logistico delle due squadre di “Cignano” e “Squadrone” con personaggi del calibro di Giovanni Giusti, Leo Bellanti, Carlo e Nico Tizzi e Santi Lorenzini. In ordine di sorteggio sono scesi in gara: Marco Arbusti con Pelo (seg. mar); Simone Pampaglini con Lasco (Petit Bleu de Gascogne) Ecc.164; Daniele Gentile con Vasco (Gascon Saintongeois) MB 158; Giuseppe Faiella con Nadir (Briquet Griffon Vendéen) MB 152 e Giuliano Nocentini con Teo (Seg. Mar.)
Domenica 14, infine, nuovo teatro di gara sui terreni liberi di Civitella in Val di Chiana con i seguenti turni: Luca Verdemare con Irma (Briquet Griffon Vendéen) MB 151; Sirio Dondolini con Sughero (Seg. Mar.) Ecc. 163; Davide Butini con Romolo (Seg It. a pelo forte) Ecc. 160; Daniele Puppo con Argo e Davide Verardi con Berto, entrambi Seg. Maremmani.
Alla resa finale dei conti, pur se con differenze davvero infinitesimali che hanno messo a dura prova la preparazione della Giuria in Rosa, il podio finale di questa categoria è risultato il seguente:
Campione Italiano 2017 Simone Pampaglini con il suo Petit Lasco – Ecc 164
Medaglia d’argento Sirio Dondolini con il Maremmano Sughero Ecc. 163
Medaglia di bronzo Rinaldo Cenci con il Maremmano Naomi Tigratis Ecc. 162

Alla cerimonia conclusiva con la lettura delle relazioni e la proclamazione dei campioni sono intervenuti il presidente Felice Buglione e il vice presidente vicario Domenico Coradeschi che è il vero e proprio deus ex machina della cinofilia Fidasc e che ha fortemente voluto questo campionato in singolo che, di anno in anno, sta crescendo così tanto nel gradimento dei cinofili da mettere a dura prova l’organizzazione di tutte le fasi del Campionato.
Il presidente Buglione, che nelle prime due giornate di gara era impegnato in un Convegno proprio sulla sicurezza di conduttori e cani svoltosi a Caccia Village, è intervenuto brevemente prima di consegnare medaglie, diplomi e i premi messi in palio dagli sponsor e ha ribadito proprio lo straordinario successo di questa specialità sportiva.
“Oltre le certezze riguardanti la non comune ospitalità da parte di veri e propri mecenati della cinofilia come il Dr. Lippi, il Cav. Coradeschi e il Dr. Migliorini, che la Fidasc ringrazia con profonda gratitudine, questa edizione del Campionato Italiano ci ha riservato molte piacevoli sorprese. La più evidente e importante è la presenza, fra concorrenti e giudici, di tante donne che, è bene sottolinearlo, non sono contingentate secondo quote obbligate ma sono il frutto di una profonda passione sportiva di cui tutto lo sport italiano, che proprio in questi giorni ha riconfermato il presidente Giovanni Malagò alla sua guida, è felice e orgoglioso.
Un’altra sorpresa riguarda il ritorno fra gli ausiliari dell’antico Segugio Italiano, una razza che è stata ingiustamente trascurata ma che ora torna prepotentemente alla ribalta e proprio con un selvatico sicuramente ostico come il cinghiale. Ma la sorpresa finale è stata la conquista del titolo di Campione italiano da parte di un cinofilo campano e questo exploit, che si aggiunge ai numerosi successi di atleti meridionali in altre discipline, mi inorgoglisce particolarmente anche perché conferma la bontà delle numerose iniziative che la federazione ha messo in atto, come il centro federale di Campagna, per offrire a tanti giovani la possibilità di praticare le nostre discipline e di emergere fino ai più alti livelli agonistici”.

Roma, 16 maggio 2017

L’Ufficio Stampa FIDASC

AKU, lo specialista italiano della calzatura da escursionismo

Fondata da Galliano Bordin, oltre trent’anni fa, la AKU eccelle nella progettazione e produzione di calzature per la montagna di alta qualità.
Ogni modello della collezione, dall’alpinismo ai modelli per il tempo libero è il risultato di un’autentica passione produttiva, che affonda le proprie origini nell’antica e prestigiosa tradizione manifatturiera italiana.
Cuore pulsante dell’azienda è la sede di Montebelluna, dove avvengono le ricerche sulle nuove tecnologie, la progettazione e la produzione dei modelli top di gamma della collezione AKU trekking & outdoor footwear.
Una grande attenzione per la qualità e i dettagli, con la ricerca continua di soluzioni progettuali innovative ed esclusive hanno assegnato all’azienda il riconoscimento di un indiscusso primato in termini di calzata e confortevolezza, anche per i modelli a più alto contenuto tecnico, identificando AKU come lo specialista italiano della calzatura da escursionismo.

Ecco un esempio decisamente rappresentativo della produzione della sua linea da caccia:

JAGER EVO LOW GTX


Scarpone realizzato con tomaia in pelle pieno fiore, dedicato ad un utilizzo intenso, in ambienti umidi e freddi. Pensato in special modo per l'attività venatoria, JAGER EVO LOW GTX foderato con la membrana GORE-TEX®, impermeabile e traspirante, è la scarpa ideale per chi cerca un immediato comfort di calzata, e una protezione totale del piede. Ottimo anche per lavori in ambiente boschivo, grazie al fascione protettivo in gomma e alla suola Vibram® Fourà, che garantisce un grip eccellente in ogni condizione di utilizzo. La leggerissima intersuola in microporosa fornisce il massimo effetto ammortizzante.

Per info:
AKU Italia Srl
Via Schiavonesca Priula, 65
31044 Montebelluna (TV) - Italy
Phone: +390423 2939 - Fax: +390423 303232

UN LIBRO SU PIANDISPINO

Una cinofilia presentata come mezzo per parlare di territorio, di uomini che lo abitano, e di conservazione della fauna. Questo il filo conduttore del libro-cronaca “Piandispino – Storie e starne”, presentato il 21 aprile scorso a Forlì presso l’Hotel Globus, che il Gruppo Cinofilo Forlivese ha pubblicato con il sostegno dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, e patrocinato dalla Provincia di Forlì/Cesena e dai tre Comuni di Meldola, Civitella di Romagna e Sarsina, sul territorio dei quali insiste la Zona Addestramento Cani di Piandispino (circa 1300 ettari complessivi di bassa e media collina). Una delle zone di addestramento cinofilo riconosciuta fra le più belle e valide d’Italia in questo campo, caratterizzata da peculiari panoramiche di ambiente calanchivo romagnolo di coinvolgente appeal fotografico.

Il legame fra la ZAC di Piandispino e la FIdC si può ricondurre alla sua nascita negli anni ‘70, dovuta all’intuizione, all’impegno e alla passione cinofila di alcuni rappresentanti della FIdC forlivese, primo di tutti Elio Alfonsi, che militavano anche nel locale Gruppo Cinofilo. Una collaborazione tra Federcaccia e Gruppo Cinofilo che è proseguita negli anni fino ai nostri giorni. Il rapporto si è poi approfondito quando, nel 2014, all’epoca del rinnovo della concessione da parte della Provincia di Forlì-Cesena, sotto la spinta lungimirante di alcuni consiglieri del Gruppo, si è pensato di coinvolgere l’Enci, in prima persona, nella gestione di Piandispino, presentando un progetto mirato alla sua salvaguardia, al suo ammodernamento e, contemporaneamente, alla reintroduzione della starna. Firmata quindi un’intesa con la Federcaccia provinciale di Forlì/Cesena (FIdC detiene tuttora la titolarità della Zona), si è formulato il progetto di intervento presentandolo al Consiglio Direttivo dell’Enci, che lo ha approvato riconoscendone la validità. Ne è conseguita la stipula di una convenzione annuale e rinnovabile tra Enci e Gruppo Cinofilo Forlivese, e l’erogazione dei primi finanziamenti con i quali, nell’autunno del 2014, sono partiti i lavori preventivati, coinvolgendo da subito anche gli agricoltori proprietari dei terreni.

Il libro, curato dal giornalista e cinofilo Roberto Aguzzoni, muove le mosse dal progetto di reinserimento e conservazione di Starna di ceppo italico. Progetto, sostenuto dall’ENCI, che ricade all’interno del programma di medesimo indirizzo a livello nazionale “Life Natura Perdix”. Intorno a questo, sul libro, si dipana tutta la vicenda di Piandispino, dalla sua costituzione in zona protetta in accordo con gli agricoltori e in gestione a Federcaccia, alle manifestazioni internazionali che là si sono tenute e si tengono, alle immagini del luogo e alle testimonianze di tante persone che lo hanno frequentato e lo frequentano, non ultimo ponendo anche alcune riflessioni sugli aspetti della cinofilia sportiva connessa al turismo alternativo e alle economie di nicchia dei piccoli centri. Alla presentazione sono intervenuti, insieme ad un folto pubblico di allevatori, dresseur e professionisti del mondo cinofilo, il Presidente dell’Enci, Dino Muto, e Consiglieri nazionali dell’Enci. Purtroppo assente per un lungo impegno in sede a Roma il Presidente nazionale della FIdC, Gianluca Dall’Olio, il quale ha fatto pervenire i suoi sinceri saluti da parte del Presidente provinciale FIdC di Forlì/Cesena, Massimo Neri.

Il Presidente dell’Enci, Dino Muto, nel suo saluto ha sottolineato come l’Enci sia interessata a portare in un luogo come Piandispino manifestazioni importanti. Il terreno di Piandispino si presta infatti ad un determinato e ben preciso tipo di prove di lavoro, mostrando una grande validità per la selezione zootecnica del cane da caccia. Sotto quest’ottica, già l’anno prossimo si terrà a Piandispino la Coppa Italia razze Continentali, confermando l’interesse di dare continuità al cammino sinergico fra Enci e Federcaccia. A questo si deve aggiungere il flusso di informazioni verso l’ISPRA riguardante la presenza di fauna sul sito, che trae valore scientifico dal recente accordo siglato fra l’Istituto e l’Enci. Diviene quindi base imprescindibile l’interazione con il territorio, l’intesa con gli agricoltori e l’impegno delle persone che lavorano affinché la fauna sia presente sul sito. Alla fine dell’evento il libro è stato distribuito in omaggio a tutti i presenti. Chi fosse eventualmente interessato ad averne copia, può ritirarla presso il Gruppo Cinofilo Forlivese (via V. Locchi 5/E – 47122 Forlì – tel. 0543/704441 – orari: Lunedì 9.00-12.30, Mercoledì 16.00-18.00, Venerdì 9.00-11.00 (su appuntamento), mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), oppure riceverla via posta con spese di spedizione a carico del destinatario. (www.ladeadellacaccia.it)

 

ANLC: CAMPIONATO ITALIANO A QUAGLIE

DOMENICA 21 MAGGIO nella splendida cornice di Colfiorito si svolgerà il Campionato Italiano su quaglie di ANLC con batterie riservate ad inglesi e continentali. Tutti i cacciatori sono invitati a partecipare.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura