Diana 22-2016
- Pubblicato in Riviste
Comunicato
Da tempo il mercato dei fucili da caccia è in continua flessione. Le cause sono molteplici e di varia natura sia per quanto riguarda l'Italia
che l'Estero. Nel nostro caso inoltre ha influito pesantemente la cattiva informazione che ha divulgato notizie false sui fucili da noi
prodotti, cattiva informazione alimentata anche da alcuni operatori del settore e da "autorevoli" testate giornalistiche.
Abbiamo cercato di portare avanti la nostra attività combattendo contro la crisi del mercato, le difficoltà burocratiche, gli avvenimenti
internazionali che pure sono stati la causa di una forte contrazione delle vendite ed infine anche contro quegli "sciagurati informatori" che
oggi, finalmente, potranno gioire.
Potranno gioire perché con grande rammarico dobbiamo comunicare che alla fine del mese di Febbraio la Vincenzo Bernardelli sospende l'attività produttiva per un certo periodo. La proprietà rimane la medesima, il marchio non scompare ma si è ritenuto opportuno prendere una pausa per valutare la situazione ed adottare le misure più opportune per il futuro.
Ai dipendenti, già informati, verranno corrisposte le dovute spettanze così come ai fornitori che hanno o avranno in carico lavorazioni da
eseguire nell'arco dei prossimi mesi dei Gennaio e Febbraio. L'azienda sospende la propria attività con una situazione finanziaria che è motivo
di orgoglio per chi ha avuto il compito di gestirla: zero esposizioni con le banche, zero pendenze con i fornitori, spettanze verso i
dipendenti sempre rispettate e con la garanzia che così sarà fino alla fine.
La nostra speranza (ma è quasi una certezza) che si tratti di un arrivederci magari con altri attori.
Siamo certi che la storia della Vincenzo Bernardelli avrà un seguito.
La Direzione
Vincenzo Bernardelli Srl
Così è stata la presenza di fine anno 2016 di questo mitico turdide, oggetto di sogni, ma tanto irrealizzati perché, anche quest’anno, non si è presentato in forma continuativa sul nostro territorio dopo le favorevoli avvisaglie di inizio dicembre. Giustamente le Cesene sono state a guardare quel magnifico splendore del sole sul nostro territorio, dalle Alpi all’ultima punta della penisola, tra Natale e Capodanno con temperature sopra la norma, come ci ha presentato la cartina meteo di mercoledì 28 dicembre 2016 senza una nube e dove le nebbie erano completamente sparite! È stata una “primavera dicembrina” e, a Milano, si è registrata la giornata più calda dal 1899 con un clima dovuto al gioco delle correnti atlantiche, secondo i meteorologi, anche se è durata poco con temperatura ritornate giustamente nella norma e, ovviamente, con danni alle floricolture anticipate e con i problemi conseguenti agli sbalzi termici, non certamente favorevoli anche alla nostra salute. E così si è chiuso il 2016.
Brutta avventura con "incontro ravvicinato" quella occorsa ad un giovane di Monte San Quirico, borgata alle porte di Lucca, nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28. E' già la seconda volta in pochi giorni che Nicola Giuntini, per accedere alla propria abitazione deve aspettare che il branco dei cinghiali, fatti i propri comodi, si sposti. La presenza dei selvatici nella zona fortemente abitata si è fatta decisamente ingombrante, specialmente se riicordiamo l'invasione di cinghiali in autostrada che, pochi giorni fa, proprio nella stessa zona, ha quasi causato una strage.
Roma, 20 dicembre 2016
Si è svolto a Roma, il 20 dicembre, l’ultimo dei Consigli Nazionali dell’anno 2016.
Due si erano tenuti prima di quello di Fiuggi del 10 settembre, che ha insediato i nuovi gruppi dirigenti previsti dallo Statuto rinnovato e validato dal Ministero vigilante sulle attività delle Associazioni venatorie nazionali riconosciute.
Le riunioni dei Consigli dei Presidenti Regionali, degli Uffici di Presidenza hanno completato la vivace e ricca possibilità di confronto negli organismi dirigenti nazionali.
I lavori del 20 dicembre presso la sede dell’Associazione, sono stati introdotti da un’articolata relazione del Presidente nazionale, Sergio Sorrentino, sulla quale si è sviluppato un dibattito ricco di molti interventi schietti anche talvolta aspri, ma sempre nel solco della ricerca di soluzioni che rafforzino l’identità e l’organizzazione dell’Associazione. La riunione sarà rendicontata con la sintesi di tutti gli interventi e inviata, dopo l’approvazione insieme ai documenti scritti e le comunicazioni inviate dagli assenti, anche alle strutture dell’Associazione.
Presenti 27 Consiglieri con alcune assenze giustificate per motivi di salute ed impegni non rinviabili.
La relazione e le conclusioni del Presidente sono state accolte con voto unanime dai Consiglieri presenti.
Hanno partecipato, invitati alla riunione per l’importanza dell’ordine del giorno, il Presidente regionale dell’ARCI Caccia della Toscana, Fabio Lupi e della Basilicata, Alfonso D’Amato.
Dalle conclusioni è emerso con chiarezza che è molto il lavoro che attende l’Associazione in preparazione del prossimo Consiglio Nazionale, che sarà un momento importante di verifica. La proposta è di svolgerlo a Vicenza in occasione dell’Hunting Show (11/13 febbraio 2017), in una sessione che dirimerà le tematiche affidate all’istruttoria e all’approfondimento degli organismi preposti.
I temi della gestione faunistica, del ruolo, dello stato giuridico degli ATC e dei CA dopo il Referendum, e alla luce degli assetti istituzionali che si configureranno saranno all’attenzione della Conferenza Programmatica di primavera
Attenzione nella discussione è stata dedicata agli argomenti presentati nella relazione - e ripresi dalle conclusioni - del Presidente. Ribaditi, se ancora ce ne fosse stato bisogno, i punti fermi della vita dell’ARCI Caccia che non offrono elementi equivoci e non danno sponda ad alcuna interpretazione: unità interna disciplinata dallo Statuto approvato a Fiuggi, in tutto il territorio; rapporti unitari con le altre Associazioni venatorie italiane, attraverso la FENAVERI o altre forme confederali di secondo livello, come la CCT.
Temi ribaditi e recepiti nell’Assemblea Nazionale della FIdC del 17 dicembre 2016 ove è intervenuto il Presidente Sorrentino, portando il convinto ed affettuoso saluto dell’ARCI Caccia: potenziamento dei servizi unitari a partire dall’Assicurazione, lavoro nella FENAVERI e percorsi aperti per costruirla, nelle Regioni. Tavolo per la Fauna Selvatica, partecipazione nella Fondazione UNA, sono i riferimenti unitari condivisi con la FIdC su cui si lavora.
La strategia è chiara a tutti, salvo per chi volesse ancora rifiutare pregiudizialmente e anacronisticamente di vedere la realtà dei rapporti, presentata alla platea della FIdC e raccolta nell’intervento conclusivo del Presidente Dall’Olio.
Parte significativa del dibattito, è stata dedicata al rapporto con la Direzione Toscana, , per l’importanza che ha questo Comitato e per arrivare rapidamente a chiarezza e ritrovarsi tutti ad operare unitariamente con i riferimenti dello statuto.
Agli organismi dirigenti regionali dell’ARCI Caccia Toscana sono stati richiesti elementi per una analisi da condividere sul Tesseramento, sul rapporto con la CCT, nonché è stata espressa l’esigenza di mettere a conoscenza la struttura associativa regionale degli investimenti conseguenti all’adesione dei soci alla CCT.
Il Consiglio Nazionale ha impegnato la Presidenza ad assicurare una discussione sui contenuti e sui rappresentanti dell’ARCI Caccia che saranno proposti a rappresentarla negli ATC, compito previsto dalla legge per le Associazioni nazionali riconosciute e, ancora di più oggi, per l’ARCI Caccia in forza dello statuto, che impegna a presentarsi con l’identità, il logo dell’ARCI Caccia nazionale per il livello organizzativo regionale e territoriale.
Nel prossimo Consiglio, all’ordine del giorno, saranno i documenti relativi all’apertura della campagna congressuale regionale che dovrà concludersi entro il 10 settembre 2017.
La discussione sarà aperta, nelle prossime settimane, con la convocazione del Consiglio dei Presidenti Regionali e dell’Ufficio di Presidenza Nazionale sui regolamenti amministrativi e del personale e sulla proposta di statuto regionale.
In breve sintesi si elencano le deliberazioni votate all’unanimità, salvo il bilancio di previsione 2017, confortato dalla Relazione dei Revisori che ha visto un voto contrario.
Odg conclusivi Consiglio Nazionale.
Il Consiglio Nazionale approva e assume le conclusioni e la relazione introduttiva del Presidente nazionale Sergio Sorrentino. Il Consiglio Nazionale assume la discussione generale e approva che l’organizzazione della cinofilia in Toscana e Nazionale, sia seguita e organizzata dall’Ufficio di Presidenza Nazionale.
Varie ed eventuali: Conferenza Programmatica. Il Consiglio Nazionale delibera lo svolgimento della Conferenza Programmatica entro marzo/aprile 2017.
Svolgimento dei Congressi Regionali. Il Consiglio Nazionale, in applicazione allo statuto e regolamenti congressuali, delibera lo svolgimento dei Congressi regionali da aprile a settembre 2017.
Regolamenti attuativi allo statuto. Il Consiglio Nazionale, da mandato all’Ufficio di Presidenza, di inviare i primi di gennaio al corpo largo dell’Associazione (Consiglieri Nazionali, Presidenti Regionali, Presidenti Provinciali), una bozza di regolamento attuativo dello Statuto (Regolamento Finanziario, Regolamento Elettorale) per proposte e correzioni, in modo tale che si possano votare alla prossima riunione entro febbraio. Il Consiglio Nazionale, da mandato al Presidente nazionale di convocare, entro gennaio, il Consiglio dei Presidenti Regionali per costruire una bozza definitiva dei Regolamenti da votare a febbraio, sentite e considerate le osservazioni dei territori.