Enci: da domani entra in vigore il nuovo regolamento delle prove per cani da ferma
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Il nuovo regolamento delle prove per cani da ferma Enci da oggi sarà operativo.
Alleghiamo il regolamento:
Il nuovo regolamento delle prove per cani da ferma Enci da oggi sarà operativo.
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Da ventun’anni si svolge regolarmente il Campionato Europeo di Chioccolo, uno dei più prestigiosi ed importanti incontri culturali che si svolgono nel Bacino del Mediterraneo per ricordare l’imitazione del canto degli uccelli. La sede del significativo evento è stata, nel 2018, ad Alcanar, una bella cittadina al centro della Spagna, ricca di tesori artistici e perfettamente salvaguardati. La competizione si è svolta ad alto livello agonistico mettendo in difficoltà la giuria per la scelta dei vincitori nelle quattro categorie (Tordo bottaccio – Grive musicienne – Zorzal común; Tordo sassello – Grive mauvis – Zorzal malviz; Merlo – Merle noir – Mirlo común e Diversi). Il Trofeo annuale è andato alla Spagna e gli altri premi sono stati così ripartiti: per il Tordo bottaccio allo spagnolo Martin Gayet; per il Tordo sassello all’italiano Paolo Pasqualetti, per il Merlo allo spagnolo Albert Segui, per i Diversi all’italiano Claudio Pin. La Delegazione italiana era guidata da Maurizia Salton in rappresentanza della Pro Sacile, e da Umberto Carcò, fedele redattore dell’annuale opuscolo di queste annuali manifestazioni risalenti al 1998. Per l’Italia hanno gareggiato: Graziano Manganelli, Francesco Dal Maistro, Paolo Pasqualetti e Claudio Pin. I giudici italiani erano Romano Zambon ed Ettore Scabin. Un vivo ringraziamento per la perfetta organizzazione va al Sindaco di Alcanar, Alfons Montserrat Esteller, a tutta la Comunità e, a vario titolo, ad APAVAL, l’Associazione che ha curato col suo Presidente, Miguel Ángel Bayarri Montesinos, il XXI Campionato Europeo di Chioccolo.
La sede provinciale di Associazione Nazionale Libera Caccia, nella notte tra mercoledì e giovedì, è stata visitata da ignoti che, col favore delle tenebre, hanno forzato la porta di ingresso posteriore penetrando all’interno degli uffici. “Chiunque sia stato – ci racconta Luca Gentili, Presidente Provinciale ANLC - non ha rubato niente, si è solo accanito sugli arredi e le suppellettili, cercando di fare più danno possibile”. Un vero atto vandalico, quindi, sulla cui provenienza al momento nessuna ipotesi è esclusa. “Certo – continua Gentili – negli ultimi anni il confronto con gli animalisti si sta via via radicalizzando, ma non ci aspettavamo un attacco di questo genere”.
Nel corso di un’audizione in Consiglio regionale, l’associazione Arci Caccia ha contestato la proposta di vietare la caccia la domenica e nei giorni festivi. L’incontro si è svolto questa mattina, mentre il Consiglio regionale sta proseguendo l’esame del Disegno di legge 182, che riforma la disciplina dell’attività venatoria in Piemonte. È prevista per la prossima settimana un’audizione delle associazioni animaliste.
Il responsabile piemontese Arci Caccia Remo Calcagno ha posto al centro del ragionamento la proposta dei gruppi M5s, Sel e Articolo1 riguardante il divieto la domenica e nei giorni festivi e, rivendicando il ruolo di mediazione svolto durante tutto l’iter legislativo del provvedimento dell’assessore regionale, ha chiesto il ritiro degli specifici emendamenti.
“Nutriamo forti dubbi sulla reale utilità di un simile divieto, che non aiuta certamente la gestione della fauna, tantomeno la salvaguardia della sicurezza delle persone. Anzi, condizionata da una chiara impronta ideologica, una simile decisione finirebbe per allontanare tantissimi praticanti, nonostante la caccia sia autorizzata da una legge dello Stato”, ha detto Calcagno.
Le ripercussioni negative, secondo l’associazione, “in primo luogo sono quelle occupazionali, visto che in Piemonte operano oltre 140 aziende faunistico-venatorie, con circa cinquecento persone impiegate. Oltre agli allevamenti di selvaggina, verrebbero poi danneggiati anche gli Ambiti territoriali e i Comprensori alpini, già sofferenti per la mancanza di fondi sufficienti”.
mbocchio
Il 65% degli italiani non è a conoscenza o ha una conoscenza vaga di cosa sia la biodiversità, mentre il 70% non sa cosa sia il problema delle specie esotiche invasive. Questi sono i dati emersi da un sondaggio effettuato nelle settimane scorse dai Carabinieri Forestali in collaborazione con Regione Lombardia e il personale fitosanitario regionale di Ersaf all’aeroporto internazionale di Orio Al Serio, tra 1000 passeggeri in partenza di età compresa tra i 18 e gli 80 anni. I dati del sondaggio sono stati resi noti in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, all’interno dell’International Parks Festival, dove, presso la sede dell’Anci di Milano, si è dibattuto della situazione della biodiversità in Lombardia in un incontro che ha visto come protagonisti istituzioni locali, enti e associazioni.
Dai dati del sondaggio emerge anche che l’83% degli intervistati non è al corrente delle leggi vigenti in materia di biodiversità, inoltre il 72% afferma di non conoscere alcuna specie esotica invasiva, mentre il 40% di chi ne conosce almeno una, riconosce in essa lo scoiattolo grigio americano. Una prima campagna informativa sarà sviluppata nei prossimi mesi in aeroporto a partire dai risultati di questo sondaggio. Sarà unita all’attuazione di un presidio integrato per i controlli sulle specie esotiche invasive realizzato dall’Arma dei Carabinieri Forestali. Questo perchè gli aeroporti sono punti strategici per la prevenzione: migliaia di viaggiatori di ritorno dall’estero riportano in Italia animali, vegetali, sementi. In alcuni casi il trasporto è involontario (si pensi ad esempio ad eventuali insetti presenti nei bagagli), ma le conseguenze possono essere ugualmente imprevedibili e indesiderate.