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Luca Gironi

Luca Gironi

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Danni da ungulati: Cia Liguria pretende interventi

 

Vigne rovinate dagli ungulati e produzione di vino a rischio. I danni rilevati dall'azienda agricola Fratelli Pozzo di Cisano sul Neva, provincia di Savona, sono quelli che molte aziende stanno avendo per colpa di daini e caprioli. A poco serve recintare e cresce l'esasperazione degli imprenditori.

"Sono necessarie misure straordinarie per ridurre la presenza degli animali selvatici. - commenta Aldo Alberto, presidente CIA Liguria - Fino ad ora abbiamo assistito ad azioni insufficienti e poco incisive, siamo stufi di essere osannati come ambasciatori del territorio quando serve ed essere puntualmente dimenticati di fronte ad un problema che denunciamo da anni. Non ci interessano nemmeno più i risarcimenti, per altro sempre più simbolici, né pensiamo sia giusto e possibile recintare tutti le coltivazioni della Liguria. Ora pretendiamo interventi seri, coordinati e costanti, un vero e proprio piano che affronti il problema in maniera concreta e convinta. E la Regione Liguria deve farsi carico di affrontare il problema non solo con provvedimenti regionali, ma portando la gravità della situazione anche a livello nazionale".

8 GIUGNO: ANCHE LA FEDERCACCIA FRIULI VENEZIA GIULIA A TORINO

Dopo la Federcaccia di Bergamo, anche il regionale del Friuli Venezia Giulia, per bocca del suo presidente Paolo Viezzi, annuncia il proprio sostegno alla manifestazione del prossimo 8 giugno a Torino.

“L’8 giugno a Torino – si legge sul profilo Facebook di Viezzi – i cacciatori piemontesi torneranno in piazza dopo due anni dalla prima grande manifestazione contro le illogiche e populiste restrizioni all’attività venatoria volute dalla Regione, peraltro, in palese contrasto con la normativa nazionale.

I cacciatori del Friuli Venezia Giulia non mancheranno nella solidarietà agli amici del Piemonte”.

 

www.ladeadellacaccia.it

 

ENCI: Il Presidente Dino Muto convoca gli Stati Generali della Cinofilia


Cari Soci,

è stato uno dei punti programmatici anticipati all’Assemblea ENCI di aprile, come doverosamente riportato nell’articolo de I Nostri Cani che vi ha informato sui proficui lavori assembleari.

A fronte delle numerose richieste, penso sia opportuno raccontarvi più in dettaglio l’ambiziosa iniziativa messa in cantiere dal Consiglio Direttivo, volta a costruire un futuro per la cinofilia che sia oggetto di una programmazione attenta, discussa in profondità e il più possibile partecipata. Il Consiglio Direttivo sente infatti il dovere di mettere a frutto l’esperienza di ciascun Socio affinché i traguardi dell’ENCI siano veramente i traguardi di tutti e di ciascuno di noi.

Lo strumento pensato dal Consiglio è quello di un meeting, gli Stati Generali della Cinofilia, che verrà organizzato in autunno, con ogni probabilità presso la struttura fieristica di Riccione con la quale si sta lavorando per definire ogni dettaglio su logistica e accoglienza. Naturalmente le date e i riferimenti precisi vi verranno successivamente comunicati, ma suggerisco di mettere nel vostro personale calendario questa possibilità, perché più saranno gli spunti introdotti nella discussione, maggiore sarà la possibilità di costruire un futuro attento alle esigenze degli allevatori e vincente per le razze che amiamo.

Intanto vi posso anticipare qualche dettaglio.

Gli Stati Generali della Cinofilia prevedono la costituzione di commissioni di lavoro che affronteranno temi specifici e di impatto sul presente e sul futuro della cinofilia. Ciascuno si potrà iscrivere alla commissione che affronta i temi ritenuti più stimolanti. Al termine dei lavori delle commissioni, sarà compito del Consiglio Direttivo stilare una sintesi che sarà oggetto della relazione conclusiva. La relazione di sintesi diventerà, dunque, il programma dell’ENCI per il futuro ed un impegno per chi avrà l’onore di rappresentarla.

Tra le tematiche di interesse, vi posso anticipare, beninteso non a titolo definitivo, la costituzione di una commissione riguardo la selezione zootecnica, che dovrà avere particolare attenzione alla variabilità genetica e al benessere animale, perché anche l’allevamento del cane di razza possa mettere concretamente a frutto i risultati della ricerca scientifica. Non potrà poi mancare un confronto dedicato alle verifiche zootecniche (Esposizioni, prove di Cinofilia Venatoria e di l’Utilità e Difesa) perché la tradizione ha la necessità di aggiornarsi continuamente e se abbiamo fatto tutti assieme un percorso lungo ed esaltante, ci sono ancora molti obiettivi di alto valore zootecnico da perseguire. Altra commissione sarà dedicata all’innovativo utilizzo del cane e delle sue attitudini a fronte delle nuove esigenze espresse dalla società contemporanea, basti pensare alle nuove frontiere del mantrailing, perché il futuro della cinofilia passa anche da questo.

Altro tema da affrontare con i lavori è quello di ENCI SPORT, perché l’Ente possa creare le condizioni affinché le attività marcatamente sportive (come agility, flyball, dog dance, rally obedience, discdog, canicross e sleddog) possano usufruire di regole certe, chiare ma più semplici, al fine di agevolare la partecipazione di una fetta sempre più consistente di appassionati e, conseguentemente, allargare la base cinofila trovando adeguate risposte alle nuove sensibilità. Non di minore importanza è lo spazio da dedicare a ENCI SERVIZI, uno strumento agile e moderno, che porti in capo ad ENCI il coordinamento riguardo le attività di ricerca, argomento da sempre delegato. ENCI SERVIZI, che sfrutterà al meglio il prestigioso brand ENCI, potrà anche entrare con efficacia in settori di interesse già molto competitivi. Nuovi servizi per i nostri Soci, dunque, e per tutti gli appassionati del cane di razza.

Obiettivi strategici e ambiziosi, che verranno meglio definiti nell’appuntamento di Riccione e che saranno realizzabili anche grazie alla creazione di nuove strutture associative e societarie che ENCI, secondo le proprie norme statutarie, ha il dovere di sviluppare, mettendo a frutto le risorse dell’Ente per incrementare l’attività cinofila e valorizzare le razze canine tutelate.

In attesa di inviarvi il programma ufficiale, a nome del Consiglio Direttivo l’invito ad essere con noi a Milano per l’ENCI WINNER di giugno, a Campo Felice per il Master di cinofilia venatoria di luglio e a Lignano Sabbiadoro per il Campionato Mondiale di Utilità e Difesa a settembre. Occasioni utili anche per confrontarci sulle tematiche sopra esposte.

 

Il Presidente
Dino Muto

La CCT (Federcaccia Toscana, ANUUMigratoristi, ARCT) di Livorno chiede un incontro urgente al Presidente della Provincia

  • Pubblicato in Notizie

In questi giorni è apparsa sulla stampa la notizia che il Parco Provinciale delle Colline livornesi diventerà Riserva Naturale Regionale. Ciò è il risultato dell’intesa che è stata firmata tra Regione Toscana, Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e Provincia di Livorno. L’intesa di fatto porterà all’annullamento del parco provinciale e alla sua trasformazione in Riserva Naturale Regionale a seguito del percorso stabilito dalla legge regionale 30 del 2015.

L’articolo recita che “Accanto alla nascita della Riserva Naturale Regionale delle Colline Livornesi, cuore pulsante del sistema, le ANPIL “Parrana San Martino” e “Colognole” nel Comune di Collesalvetti, “Foresta di Montenero” e “Foresta Valle Benedetta” nel Comune di Livorno diventeranno aree contigue della suddetta riserva; sarà istituita poi una nuova area contigua nel Comune di Rosignano Marittimo di collegamento tra la Riserva Naturale Regionale (attuale Parco dei Monti livornesi) ed il SIC in via di istituzione (attuale sir Monte Pelato); ancora, le ANPIL “Torrente Chioma” nel Comune di Livorno e “Parco del Chioma” nel Comune di Rosignano Marittimo diventeranno una nuova area appartenente alla Rete Natura 2000 (SIC/ZPS) e infine anche i SIR “Calafuria” e “Monte Pelato” saranno trasformati in aree appartenenti alla Rete Natura 2000 (SIC/ZPS)”.

La Confederazione Cacciatori Toscani livornese ha immediatamente richiesto un incontro urgente al Presidente della Provincia di Livorno, nonché Sindaco di Rosignano Marittimo, per approfondire i termini dell’intesa e valutare accuratamente i possibili risvolti che si potrebbero determinare sul territorio interessato dall’attività venatoria e per la gestione faunistica anche nelle aree contigue di nuova istituzione. Successivamente a tale approfondimento la Confederazione si riserva di intraprendere le necessarie iniziative per dare massima informazione a tutti i cacciatori.

FEDERCACCIA BERGAMO PRESENTE ALLA MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DEI CACCIATORI PIEMONTESI DELL’8 GIUGNO

La Sezione FIDC Provinciale di Bergamo mette a disposizione pullman per partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Torino venerdì 8 giugno. Sono molti i cacciatori bergamaschi che cacciano in Piemonte e non possiamo far mancare il nostro supporto alla manifestazione, che tocca anche temi di rilevanza nazionale. Regione Piemonte, guidata da PD e M5S, sta approvando una nuova legge con cui vieta 15 specie cacciabili sul resto del territorio nazionale e addirittura, nelle frange più estremiste ma non troppo isolate, vorrebbe vietare la caccia di domenica.

Questo atteggiamento della Regione, che addirittura si vuole sostituire al Parlamento, va contrastato in ogni modo per evitare che altre regioni italiane pensino di poterne seguire la strada. Chi è in pensione e chi può prendersi la giornata libera è invitato a partecipare. Al fine di organizzarsi è richiesta l’adesione presso la sede di Bergamo (Via Serassi,13 Bergamo Tel: 035/225379) Nella settimana antecedente la manifestazione verranno forniti i dettagli sul numero di pullman e sulle partenze.

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