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Luca Gironi

Luca Gironi

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Molise: Caccia di selezione, notizie positive dall’Ispra

Molise : Il consigliere Di Pietro dichiara:

Buone notizie per il mondo venatorio molisano. Vi informo che in mattinata ho sentito telefonicamente l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale che si è complimentata per l’ottimo lavoro svolto con la relazione tecnica inerente il Piano programmatico per il controllo dei piccoli ungulati in Molise (cinghiale e capriolo). L’Ispra, inoltre, ha anticipato che entro la prossima settimana arriverà l’attesa autorizzazione per l’attivazione della caccia di selezione con il metodo dei selecacciatori, chiesta proprio per il contenimento della specie cinghiale. Intanto, in maniera preventiva e informale e soprattutto per accelerare i tempi, ho già inoltrato una comunicazione agli ATC nella quale si chiede di attivare le procedure per l'avvio dei corsi che potranno partire subito dopo la ratifica ufficiale.

All'Italia la Coppa Europa Continentali 2017

L’Italia vince la Coppa Europa continentali in coppia: Belly od Postara, il breton di Roberto Scarpecci si impone al barrage con il CACIT. Una bellissima manifestazione a Zara, dove i nostri quattro soggetti concorrono nella versione sperimentale in coppia, (per il secondo anno una novità per le razze continentali), dimostrando la loro efficacia di collaborazione sul terreno di prova. Ralph, (kurzhaar di Paolo Festa), Fichu del Palangelito, (breton di Gregory Vettore), Edo, (breton di Marco Selmi), e Belly od Postara si confrontano in quattro batterie con i cani di altre tredici nazioni. Tra di loro è Belly che nel turno in coppia manifesta una prestazione splendida con due punti su coppie di starne. Al barrage, palesemente impareggiabile, strappa per l’Italia, per l’ENCI, l’ambita Certificazione internazionale. (www.enci.it)

Legge sui parchi e la … “caccia alle poltrone”.

Alla nostra redazione è giunta nei giorni scorsi una lettera che ci è sembrato giusto rendere pubblica. Un nostro lettore abruzzese, evidentemente attento alle tematiche legislative delle aree protette, ci segnalava un fatto a nostro parere abbastanza grave. Una veloce verifica ci ha portato a trovare conferma delle sue affermazioni nell'atto di nomina che alleghiamo al comunicato. Come il nostro lettore anche noi saremmo molto interessati, dichiarando fin da ora la nostra disponibilità a pubblicarle, alle risposte che Ispra e Ministero dell'Ambiente vorranno darci.

A seguire in corsivo il testo della lettera:

In questi giorni è in discussione alla Camera dei Deputati, la proposta di modifica della legge sulle aree protette.
Gli animalisti, come loro consuetudine, noiosa, antica e ripetitiva “sbraitano contro”. Il loro incubo di comodo, in verità, è la caccia.
Animalismo da “salotto” che ignora i problemi dell’agricoltura e di chi in campagna vive. Di contro la loro caccia è quella alle poltrone dei parchi.
Un anno fa il Presidente della Lipu è stato nominato per conto dell’Ispra a rappresentare questa importante Istituzione scientifica nell’Ente Parco della Maiella. A quale titolo, per quali competenze scientifiche, per quale legge, lo chiediamo al Ministro per l’Ambiente, al Presidente e al Direttore dell’Ispra. A noi non è dato saperlo.
Nel Consiglio del Parco siedono già per legge le Associazioni ambientaliste. Un posto non bastava?
Chi tace acconsente!
Cosa dicono e, soprattutto, cosa vogliono fare le Associazioni ambientaliste, le Federazioni dei Parchi, le Associazioni venatorie perché torni ad essere applicata la legge, quella che dovrebbe essere uguale per tutti?
Il Ministro dell’Ambiente e l’Ispra dicano parole chiare.

Lettera Firmata

Christian Maffei, Vice Presidente Nazionale Arcicaccia, scrive alla Regione Marche

Lettera aperta alla Giunta Regionale


Oggetto: modifiche L.R. 7/95 in materia di risarcimento dei danni da fauna selvatica.
Con la presente manifestiamo la viva preoccupazione dell’ARCI Caccia delle Marche – e
in generale del mondo venatorio – rispetto alle modifiche apportate alla L.R. 7/95 in
materia di risarcimento dei danni da fauna selvatica nell’economia agricola.
Come abbiamo sommariamente evidenziato in un incontro con l’Assessore Pieroni, le
nuove disposizioni emanate ci sembrano insostenibili da parte degli ATC nonché sul piano
delle responsabilità personali che ricadono anche in capo ai rappresentanti delle
Associazioni Venatorie, impegnati da volontari nella gestione degli Ambiti, in particolare
evidenziamo che:
· La normativa trasferisce in capo agli ATC la totale responsabilità rispetto al
“risarcimento del danno da fauna selvatica” anche per le aree protette esponendo i
Presidenti alla responsabilità personale diretta rispetto a una procedura complessa,
anche su parti di territorio, le aree protette, su cui gli ATC non hanno alcun potere di
gestione, con un palese conflitto con le funzioni previste nella Legge 157/1992.
· Il previsto contributo alle spese di gestione, da erogare previa rendicontazione,
necessita di una chiara definizione di quale sia la forma e quali tipologie di spese
possano essere portate a documentazione ai fini della contribuzione regionale, oltre
alla garanzia di tempi certi per la sua erogazione, per non incorrere nel breve volgere
di pochi mesi al tracollo finanziario degli ATC. A tal proposito sottolineo il ritardotriennale,

la sofferenza, nella liquidazione da parte della Regione delle somme già dovute prima delle

modifiche normative intercorse con grave nocumento, già nel passato, per le imprese

agricole interessate dal danno.
· La costante e non marginale immissione di denaro pubblico negli ATC raccomanda
una attenta valutazione su come possa essere compromesso lo status giuridico di Enti
di Diritto privato quali gli Ambiti. Ampia è in materia la giurisprudenza consolidata e
numerosi sono i precedenti da valutare nazionalmente.
A queste rilevanti questioni di merito aggiungiamo un punto di metodo non secondario.
La rappresentanza del mondo venatorio sul piano politico è in capo alle Associazioni
nazionali riconosciute dalla legge che esprimono i loro rappresentanti in seno agli ATC
che sono, per norma, deputati alla mera gestione. Esprimiamo rammarico perché non ci
sono stati momenti di confronto con le Associazioni portatrici di interessi in materia, prima
dell’approvazione della legge. Ricordo il ruolo determinante, per la gestione della fauna
selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, che il Parlamento ha riconosciuto
all’associazionismo e alla rappresentanza degli imprenditori agricoli.
In conclusione, con lo spirito di collaborazione che anima il confronto istituzionale –
purtroppo oggi precluso – volendo essere parte attiva nel sostegno alla giuste
rivendicazioni del mondo agricolo e non volendo rinunciare al ruolo che la Legge affida
ai cacciatori all’interno degli organismi di gestione, chiediamo di sospendere
l’applicazione delle norme in attesa dei necessari chiarimenti di cui sopra e di avviare un
confronto con le rappresentanze delle Associazioni venatorie, del mondo agricolo e
ambientalista, per trovare soluzioni solide dal punto di vista giuridico e sostenibili dalle
rappresentanze sociali e di categoria indicate dalla legge 157/92 con il supporto
determinante del mondo scientifico.
A tal proposito chiediamo un incontro urgente per aprire un Tavolo di confronto per tappe
e contenuti di questo percorso.
Ringraziamo per l’attenzione.

Cordiali saluti
Christian Maffei

Direttive Natura, Renata Briano: “La Commissione europea ascolti anche i cacciatori e coloro che vivono nelle zone rurali”

Bruxelles, 8 marzo 2017 – “È necessario ascoltare anche i cacciatori e coloro che vivono nelle zone rurali”. Con queste parole l’europarlamentare Renata Briano si è rivolta alla Commissione europea in occasione del convegno intitolato “Il futuro delle Direttive Natura: Dove stiamo andando?”. L’iniziativa da lei promossa aveva come scopo principale quello di fare chiarezza sulla strada che la Commissione europea intende percorrere circa il Piano d’Azione per l’implementazione delle Direttive Natura.
“La perdita di biodiversità - ha sottolineato Renata Briano - è una delle principali sfide ambientali per l’UE. È positivo che le Direttive Natura siano mantenute e che si continui a lavorare a una migliore implementazione. Tuttavia non possiamo ignorare le problematiche che ci vengono segnalate dai territori e da istituzioni come la Corte dei Conti europea. Come parlamentari europei abbiamo il dovere di partecipare al dibattito e di far sentire la voce dei cittadini”.
Gian Luca Dall’Olio, Vicepresidente della FACE e Presidente di Federcaccia e di FENAVERI, ha spiegato come l’implementazione troppo rigida per quanto riguarda la definizione delle stagioni di caccia agli uccelli migratori presenti delle incongruenze fra Paesi confinanti. Infatti, per evitare disparità di trattamento fra cittadini europei, la corretta applicazione della Direttiva Uccelli dovrebbe essere fatta sulla base dei migliori dati disponibili avvalendosi degli studi scientifici più recenti. Per questo motivo la Federcaccia si è dotata di un Ufficio Avifauna Migratoria che ha come scopo la ricerca scientifica per far avanzare le conoscenze sulla migrazione degli uccelli.
“Il contenzioso legale con l’Italia - ha concluso Dall’Olio - è dovuto a contraddittori e datati risultati del lavoro del Comitato ORNIS adottati dalla Commissione Europea nel 2001 e mai più adeguati”.
A proposito del contenzioso la Corte dei Conti europea, intervenuta alla conferenza, ha rilevato anche che dal 1981 circa il 30% delle procedure di infrazione in campo ambientale sono dovute alle Direttive Natura, invitando di fatto la Commissione europea e gli stati Membri di spendere meglio le risorse destinate alla Rete Natura 2000.
“Siamo in molti a pensare che la Direttiva Uccelli vada applicata meglio - ha concluso Renata Briano -. Penso ad esempio alla disparità esistenti tra Italia e Francia sulla fine della stagione venatoria di alcune specie. Queste disparità non stanno in piedi dal punto di vista scientifico. La Commissione deve tener conto delle ricerche più attuali, anche di quelle delle associazioni venatorie. Invito la Commissione a dotarsi di adeguate strutture per permettere a stakeholder e altri istituti scientifici di contribuire all’aggiornamento scientifico dei Key Concepts sulla migrazione degli uccelli”.

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