Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Luca Gironi

Luca Gironi

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Toscana: Approvata la nuova legge sugli ambiti territoriale

Caccia: via libera alla nuova legge regionale
Con 21 voti a favore, nove contrari e tre astenuti, il Consiglio toscano approva la riforma sugli ambiti territoriali. Respinta la proposta presentata dalla Lega Nord su elezione componenti comitati di gestione

Firenze – Via libera alla nuova riforma in materia di Atc (Ambiti territoriali di caccia). Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 13 dicembre, ha approvato il testo con 21 voti a favore, nove contrari e tre astenuti.
L’Aula ha respinto gli emendamenti, oltre una ventina, collegati al testo in approvazione, presentati dalle opposizioni e una proposta di risoluzione del Movimento 5 stelle.
Il Consiglio ha inoltre respinto la proposta di legge presentata dal gruppo della Lega Nord, primo firmatario il consigliere Roberto Salvini, che intendeva consentire ai portatori d’interesse del mondo agricolo e venatorio, “che da soli compongono la maggioranza dei comitati di gestioni degli Atc”, ha rilevato Salvini nel corso della presentazione, di eleggere in modo democratico le proprie rappresentanze. Il testo intendeva mettere a confronto, in un’assemblea generale, due mondi che hanno spesso interessi divergenti ma la cui sinergia è fondamentale per la gestione del territorio e della fauna selvatica. (f.cio)

 

Caccia: la nuova legge sugli Ambiti territoriali, il dibattito
Gli interventi di Roberto Salvini, Irene Galletti, Tommaso Fattori, Leonardo Marras e dell'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi

Firenze – Voto contrario alla nuova riforma in materia di Ambiti territoriali di caccia è stato espresso dal consigliere regionale di Lega Nord Roberto Salvini. Il no è stato motivato dal fatto che "non si prevede un comitato di controllo più allargato" e che "con questa legge si va a regolamentare la gestione di finanziamenti pagati solo da una componente". Salvini ha spiegato che "la gestione degli Atc viene fatta da una componente degli agricoltori, una del mondo venatorio, una degli ambientalisti ma tra questi solo il mondo venatorio versa soldi ed è per questo che rivendica il controllo di una buona gestione dei soldi". Per Salvini anche "questa nuova legge è impugnabile in quanto la Corte Costituzionale ha detto che occorreva ripristinare il preesistente e non di disegnare un nuovo assetto". Voto favorevole all'atto è stato espresso da Irene Galletti (M5S). "Bene – ha detto Galletti - per la suddivisione in 15 sottoambiti e utile anche la centrale unica di committenza, lasciando poi le spese spicciole all'interno delle Atc". Galletti ha espresso dubbi sul "perché si sia deciso di mettere l'ufficio della centrale unica all'interno di un atc e non in uffici della Giunta a garanzia di maggior trasparenza". Galletti ha ribadito la necessità di maggiori controlli e vigilanza, proponendo che questi siano svolti sia "dalla commissione Controllo del Consiglio regionale che dalla Giunta regionale". Voto contrario da Tommaso Fattori (Sì). "La soluzione proposta dalla Giunta – ha detto Fattori – presenta vizi di incostituzionalità e contrasta con la normativa statale. Tutti gli ambiti dovevano essere sub provinciali". "Si violano norme nazionali – ha aggiunto Fattori – anche sui criteri di rappresentatività all'interno dei comitati di gestione degli Atc e la normativa regionale sulla parità di genere". Il capogruppo Pd Leonardo Marras ha ribadito l'esigenza di "un'organizzazione che garantisca efficienza" e l'importanza della "scelta di innovazione della centrale unica di committenza, un'organizzazione obbligatoria ma autogestita dagli atc". Sui criteri di rappresentatività Marras ha ribadito che "i comitati devono garantire funzionalità, devono essere quindi giustamente contenuti e vi devono coesistere in equilibrio le competenze di tutte le varie componenti da quella venatoria a quella agricola". "Non è nemmeno vero – ha concluso Marras -che non esiste la parità di genere perché da qui in avanti si seguirà la legge sulle nomine". Secondo l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi si tratta di un testo che ha rispettato tutte le procedure e che per le previsioni che contiene è da considerarsi al riparo da nuove ed eventuali impugnazioni. Remaschi ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla commissione consiliare, per il confronto aperto e per le numerose consultazioni. L'assessore regionale ha sottolineato il contributo del M5S con l'emendamento nel quale si chiedeva, per dare chiarezza e trasparenza all'attività degli Atc, un controllo da parte della commissione consiliare competente e dalla Giunta regionale. Remaschi ha aggiunto che "fare una centrale unica con persone che abbiano competenze specifiche è una garanzia del rispetto delle norme". (bb)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana -

Toscana: La regione promuove l'APP Tesserino Venatorio

Presentazione di iniziative di promozione, diffusione e utilizzo della APP per il tesserino venatorio digitale
Avviso pubblico rivolto alle Associazioni Venatorie

La Regione Toscana, con il presente avviso pubblico, intende finanziare iniziative di promozione, diffusione e utilizzo della Applicazione per il tesserino venatorio difitalizzato.

Descrizione
Nel 2015 è stata avviata dalla Regione Toscana la sperimentazione dell'App "tesserino venatorio elettronico" per il superamento del tesserino venatorio cartaceo su 100 cacciatori circa. L'intento è quello di promuovere la diffusione dell'utilizzo della App per il tesserino venatorio digitale da parte del maggior numero possibile di cacciatori, mediante incontri, corsi, e altre iniziative promozionali.

Destinatari dell'avviso
Le Associazioni venatorie, possono presentare proposte progettuali sempre che siano riconosciute a livello nazionale o che dimostrino di avere più di 500 cacciatori iscritti.

Modalità di partecipazione
Per poter partecipare alla selezione, le Associazioni venatorie devono presentare una domanda di contributo come da modulo allegato al presente avviso, redatta in bollo, su carta intestata, sottoscritta dal legale rappresentante con facoltà di impegnare il soggetto beneficiario verso terzi, e contenente i seguenti dati:

nome dell'associazione, sede, codice fiscale e/o Partita IVA
indicazione del nominativo e delle generalità del legale rappresentante
Atto costitutivo o Statuto
documentazione probatoria inerente la propria consistenza associativa, o in alternativadichiarazione sostitutiva ai sensi D.P.R. 445/2000 in cui la consistenza associativa viene dichiarata;
Alla domanda dovrà essere inoltre allegata una dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 445/2000, sottoscritta dal legale rappresentante che dichiari il possesso dei seguenti requisiti:

Nnon aver subito, negli ultimi 5 anni, sentenza di condanna passata in giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità europea che incidono sulla moralità professionale o per delitti finanziari. Questo requisito deve essere posseduto e dichiarato da tutti coloro che sono legali rappresentanti dell'associazione.

Qualora il soggetto richiedente, rientri nelle esenzioni di imposta di bollo previste D.P.R. 26.10.1972 n. 642 Allegato B "Atti, documenti e registri esenti dall'imposta di bollo in modo assoluto" deve presentare la dichiarazione nella quale deve essere indicato il presupposto giuridico per l'applicazione dell'esenzione.

Ai precedenti documenti dovrà essere allegata una proposta progettuale contenente una dettagliata descrizione delle iniziative di promozione, diffusione e utilizzo del suddetto tesserino venatorio digitalizzato presso i propri iscritti.

Scadenza presentazione documentazione
Tutta la documentazione richiesta dovrà pervenire alla Regione Toscana, Settore Attività faunistico venatoria, pesca dilettantistica, pesca in mare, entro il giorno 30 dicembre 2016 (decreto di proroga n. 13070 del 6 dicembre 2016), pena l'esclusione, con una delle seguenti modalità:

A. invio con modalità telematica

trasmissione tramite interfaccia web Ap@ci, registrandosi al seguente indirizzo: https://web.e.toscana.it/apaci e selezionando come Ente Pubblico destinatario "Regione Toscana Giunta".
trasmissione tramite propria casella di posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo PEC istituzionale di Regione Toscana: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

B. invio con modalità cartacea

Raccomandata A/R, inviando il modulo compilato in ogni sua parte, con gli allegati richiesti, all'indirizzo: Regione Toscana, Settore Attività faunistico venatoria, pesca dilettantistica, pesca in mare via di Novoli 26 - 50127 Firenze.
Consegnata a mano all'Ufficio protocollo della Regione presso la sede di cui sopra.

Controlli sulle dichiarazioni sostitutive
Il controllo delle dichiarazioni sostitutive viene effettuato secondo le modalità indicate al punto 19
lett. G della "Direttiva per l'applicazione delle disposizioni in materia di semplificazione della
documentazione amministrativa di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445" approvata con
deliberazione Giunta Regionale 1 ottobre 2001, n. 1058.

In particolare l'Amministrazione Regionale dopo l'approvazione delle iniziative ammesse a contributo, procede ai seguenti controlli a pena di decadenza:

controllo a campione sui beneficiari ammessi a contributo del possesso dei requisiti dichiarati nonché della consistenza associativa
Il richiedente deve consentire, ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 196/2003, il trattamento e la tutela dei dati personali.

Forma di sostegno
Contributo a fondo perduto. Fino ad un massimo del 90% sulle spese previste per ogni cacciatore coinvolto nelle iniziative promozionali oggetto del presente avviso. Le risorse a disposizione sono pari a 100.000,00 euro. Sarà preso a parametro una spesa pro-capite per cacciatore iscritto a ciascuna delle Associazioni che presentano iniziative coerenti con la descrizione oggetto del presente avviso.

Criteri per la selezione
n. di iscritti al 31/12/2015 documentati

Modalità di assegnazione delle risorse e di erogazione dei contributi


Il Settore Attivita' Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in mare della Direzione Agricoltura della Regione Toscana provvederà all'approvazione delle iniziative ammesse a contributo e all'assegnazione delle risorse in proporzione alla rispettiva consistenza associativa a livello regionale.

Sulla base della rendicontazione delle spese sostenute che devono sempre essere comprovate da fatture o da altri documenti aventi forza probante equivalente nei casi in cui le norme vigenti non prevedono emissione di fattura, esclusivamente intestate al soggetto beneficiario del contributo, riconducibili alle iniziative oggetto del presente avviso e già quietanzate, nonché di una relazione sui risultati conseguiti compreso il n. di cacciatori aderenti al tesserino digitale, il Settore da mandato ad Artea di liquidare le risorse precedentemente assegnate.

L'atto di approvazione delle iniziative e assegnazione delle risorse verrà predisposto entro il 31 gennaio 2017 (decreto di proroga n. 13070 del 6 dicembre 2016). L'atto di liquidazione è adottato entro 60 giorni dal ricevimento della rendicontazione delle spese e della relazione sui risultati conseguiti.

Utilizzo del logo della Regione Toscana


Gli atti principali dell'iniziativa oggetto di contributo (pubblicità, locandine, pubblicazioni ecc.)
devono riportare, a pena di decadenza del contributo medesimo, la dicitura "Iniziativa realizzata
con il contributo della Regione Toscana" e il Logo della Regione Toscana. I soggetti beneficiari
sono tenuti ad uniformarsi agli standard adottati dalla Regione toscana , rivolgendosi all'ufficio
competente e inoltrando la richiesta all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Trattamento dei dati


I dati personali raccolti in occasione del presente procedimento, ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs
196/2003, verranno utilizzati esclusivamente per i fini collegati al procedimento relativo al presente
avviso, conservati fino alla conclusione del medesimo e successivamente archiviati.

Per informazioni:

per la parte amministrativa:
Stefania De Stefano tel. 055/4383603, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

per la parte tecnica relativa alla APP tesserino venatorio digitale:
Errico Roberto tel. 055/4385474, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La App verrà fornita alle Associazioni venatorie in seguito all'affidamento della gara di fornitura
della APP stessa, in corso di aggiudicazione..

Annu: Tempo di primi bilanci

 

Un vasto campo anticiclonico ha interessato gran parte del territorio europeo con i massimi di pressione sull’area balcanica, “autostrada naturale” per il residuo migratorio, in particolare per le Cesene e i Tordi sasselli che quasi stanno scappando dalla Bielorussia e dalle pianure russe dove il clima è molto freddo con temperature minime tra i -10/-15°C, mentre nel sud del Mediterraneo, sulle Coste africane e le Baleari viene segnalata una vasta instabilità. Da noi, infine, predomina la nebbia in pianura, mentre in montagna e nella media collina il cielo è terso. Comincia, quindi, il periodo dei primi conteggi, anche se i giochi sono ancora aperti soprattutto per le Cesene a causa di questa stagione anomala tra meteo e temperature, tanto che la migrazione post-nuziale sembra non sia agli sgoccioli. Ma si sa, “tempus fugit” e il periodo dello svernamento è iniziato nonostante le montagne non siano abbondantemente innevate e le “specie del freddo” se ne stanno comodamente in questi luoghi poiché cibo e riparo sono ancora disponibili. Le Cesene sono comparse poco abbondanti in bassa collina e quasi assenti in pianura, non è stata osservata nessuna Peppola e scarsi i Lucherini. Di quest’ultima specie ci piace sottolineare le rare catture avvenute presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN che ha visto nelle proprie reti solo cinque esemplari di questo simpatico e minuscolo fringillide, di cui una sorprendente ricattura con anello della Repubblica Ceca. Assenti quasi totalmente i Frosoni e la Cincia mora, mentre Tordo sassello, Merlo, Passera scopaiola, Pettirosso, Capinera e Luì piccolo hanno avuto un’ottima annata. E che dire del Tordo bottaccio? Siamo a dicembre ed è ancora presente come non mai con diversi esemplari nei territori del nord Italia. Inoltre, piace evidenziare l’interessante inanellamento, sempre presso la stazione arosiana, il 7 dicembre, di un Tordela, che negli ultimi dieci anni è stata catturata solo una ventina di volte, e la presenza poco usuale in questo periodo dell’anno della Ballerina gialla. Tra gli anatidi, oltre alla costante e numerosa presenza dell’Alzavola, in quest’ultima settimana sono aumentate le osservazioni di Codone e Canapiglia. Insomma, un momento ornitologico da considerare attentamente perché le osservazioni che andremo a trarre saranno importanti per un’analisi più approfondita della vita naturale dei nostri amici alati che sorprendono ogni anno in modo sempre differente suscitando non pochi interrogativi da risolvere con la presenza sul campo. Un impegno che, dal 1977, alla stazione ornitologica della FEIN, grazie alla presenza dei tecnici, si continua a svolgere con emozione e passione per ottenere risposte concrete nello studio dei movimenti migratori.

Arcicaccia Lazio incontra l’Assessore Regionale

Il 6 dicembre scorso si è tenuto un incontro con l’Assessorato regionale Agricoltura Caccia e Pesca e una delegazione dell’ ARCI Caccia del Lazio, incontro richiesto dall’ARCI Caccia Regionale e fissato con gradita tempestività dall’Assessore Hausmann a cui vanno i nostri ringraziamenti.

Questo appuntamento ha consentito all’Arci Caccia di rappresentare le preoccupazioni del mondo venatorio per il carente adeguamento del quadro normativo e funzionale a seguito del noto passaggio di competenze dalle Province alla Regione stessa.

Lo stesso disciplinare per la caccia al cinghiale, unico in tutto il Lazio è apprezzato perché costruito con un faticoso sforzo di sintesi delle varie istanze territoriali, ha trovato qua e là divergenze applicative senza che le strutture regionali preposte svolgessero la doverosa funzione di controllo e di indirizzo.

Importante è stata inoltre, nella rinnovata richiesta di un quadro omogeneo dei calendari venatori nelle regioni dell’Italia centrale, la riproduzione del tema chiusura della caccia ai turdidi, per la quale è stata chiesta all’Assessore Hausmann una verifica presso il ministro dell’ambiente per la possibile chiusura al 31 gennaio.

La notizia fornitaci dall’assessorato circa una imminente convocazione del comitato tecnico regionale riguardante la disciplina regionale di funzionamento di vari istituti faunistici (AFV, AATV e ZAC) e per gli interventi di contenimento, ci ha solo parzialmente confortato, a fronte di mancate soluzioni legislative chiare che definiscano l’indispensabile cornice di qualsiasi atto gestione emanato dai vari uffici.

Si è inoltre sollecitata la definizione del Piano faunistico Venatorio Regionale, atteso da anni e considerato indispensabile per un rilancio delle attività gestionali del territorio agro-silvo-pastorale e l’avvio di una riflessione sull’adeguatezza degli ATC, per come normati ed organizzati attualmente, in relazione sia alle carenze evidenziatisi sia ai nuovi compiti ad essi affidati .

Vogliamo pertanto assicurare, ai nostri iscritti ed all’intero mondo venatorio, che l’impegno dell’ARCI Caccia proseguirà con interventi e proposte presso il consiglio regionale e dando nuovo impulso alla ricerca di intese con le parti interessate (mondo venatorio, agricoltori, ambientalisti) per soluzioni adeguate e modifiche normative che affrontino le problematiche esposte e possano permettere una attività gestionale e programmatica migliore .

Roma, 12 dicembre 2016

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura