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Luca Gironi

Luca Gironi

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FEDERCACCIA: RADIOCOLLARATE LE PRIME OSPITI DEL "PROGETTO CESENA"

Continua per il secondo anno il “progetto cesena” e i primi due soggetti “bergamaschi” sono stati marcati il 10 novembre presso la Stazione Ornitologica La Passata, grazie alla collaborazione con il responsabile, Maffeo Schiavi.

Lo studio, unico nel suo genere in Europa, è iniziato nel 2016 ed è condotto dall’Università degli Studi di Milano: finanziato da Federcaccia Lombardia, si propone di capire come migrano le cesene (‘gardene’, in dialetto bresciano, ‘viscarde’ o ‘iscere’ in bergamasco) che giungono in Lombardia, come si muovono durante l’inverno, quando ripartono per i luoghi di nidificazione e se possibile scoprire da quali aree di nidificazione provengono.

“Il primo test condotto lo scorso anno” – spiega il responsabile scientifico dello studio, Prof. Diego Rubolini – “ha dato risultati incoraggianti: è stato infatti possibile tracciare la migrazione primaverile di 4 soggetti ed identificarne le aree di nidificazione. Hanno migrato per oltre 2000 chilometri dalla Lombardia fino alle loro zone di nidificazione in Russia occidentale e Finlandia”.

Come spiegato dalla dott.ssa Antonella Labate dell’Ufficio Faunistico di Federcaccia Lombardia le cesene vengono catturate con reti di tipo ‘mist-net’ in collaborazione con ‘roccoli’ tradizionali e stazioni di cattura ed inanellamento a scopo scientifico. Quest’anno, in Provincia di Bergamo, i soggetti verranno equipaggiati con GPS presso le stazioni ornitologiche La Passata (Zogno), importante area di migrazione, e Capannelle (Grassobbio), importante area di svernamento. Inoltre, alcuni soggetti saranno marcati presso il roccolo San Carlo (Vilminore in Val di Scalve).

La ricerca ripercorre l’esperienza già tracciata da FIDC con successo per beccacce e alzavole e sfrutta le potenzialità della telemetria satellitare: la ricerca prevede di equipaggiare alcuni soggetti di cesena con ‘zainetti’ GPS satellitari miniaturizzati (del peso di soli 3,7 grammi) ad altissima tecnologia in grado di tracciarne con precisione gli spostamenti.

L’anno scorso sono state marcate 22 cesene e quest’anno l’obiettivo è di marcarne 25 tra Bergamo, Brescia, Lecco, Pavia e Mantova con i trasmettitori migliorati, che dovrebbero essere ancor più performanti.

“Le trasmissioni ricevute il primo anno sono state in numero minore rispetto a quelle sperate, – continua la dott.ssa Labate – ma hanno dato risultati soddisfacenti: sono pervenuti dati completi relativi a 4 individui, ma trasmissioni parziali sono giunte da molti più soggetti e tutti, durante il periodo di svernamento in Lombardia, hanno compiuto spostamenti estremamente limitati (2-3 km al massimo) intorno alla località di cattura, e hanno intrapreso la migrazione nella seconda metà di febbraio. Le modifiche apportate garantiranno un maggior numero di trasmissioni di dati”.

Sulla base dei risultati ottenuti lo scorso anno, Federcaccia Lombardia ha nuovamente finanziato il “Progetto Cesena” per aumentare le conoscenze relative alle abitudini di questo turdide di notevole interesse venatorio e si prevede di portare a termine lo studio nell’arco di 4 anni, monitorando la migrazione prenuziale di altre cesene.

Studi di tal genere infatti, al fine di poter avere validità scientifica, devono necessariamente svolgersi su un arco da triennale a quinquennale, al fine di avere la certezza di non riferirsi a comportamenti o situazioni eccezionali.

“Si tratta di uno studio molto importante, che consentirà di far luce sulle abitudini di migrazione di una specie di grande interesse per il mondo venatorio” – dichiara il presidente di Federcaccia Bergamo, Avv. Lorenzo Bertacchi, che prosegue “Ricordo che nella stagione 2015 -2016 il Consiglio dei Ministri impose la stop della caccia alla cesena al 20 gennaio, sostenendo che questa specie iniziasse la migrazione primaverile il 10 dello stesso mese, cosa che imporrebbe di sospendere il prelievo venatorio. Senonché l’indicazione temporale data dal Ministero è parsa priva di fondamento sia scientifico che empirico. Abbiamo così deciso di finanziare questo progetto stanziando circa 150.000,00 euro per avere certezze e non essere in balia degli umori di qualche ufficio. I primi dati del 2016 stanno confermando quello che i cacciatori osservano da generazioni, ovvero che le cesene cominciano la migrazione primaverile a febbraio inoltrato e non poco dopo l’Epifania, che pare portarsi via tutte le feste, ma non le cesene”.

“Rivolgo un appello a tutti i cacciatori: state attenti e, se le vedete, non abbattete le cesene con l’antennina. Nel caso capitasse, contattate immediatamente il responsabile della ricerca attraverso il numero di telefono e l’indirizzo email riportati sullo zainetto e consegnate il dispositivo GPS a Federcaccia, così potremo recuperare i dati e, forse, riutilizzarlo”. (www.ladeadellacaccia.it)

Scienza e politica parlano di gestione faunistica con Fondazione Una

Politica, agricoltura e scienza insieme per la tavola rotonda “La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia: tra piccoli e grandi passi dove siamo e dove arriveremo” svoltasi ieri mattina a Roma. All’evento hanno partecipato:

- Mauro Libè, consigliere politico di Gian Luca Galletti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

- Giampiero Sammuri, presidente Federparchi.

- Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti.

- Anna Maria Bernini, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato

- Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda

- Marco Donati, Deputato Pd, membro della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera dei Deputati

- Luciano Rossi, Senatore Alternativa Popolare - Centristi per l’Europa – NCD

- Stefano Borghesi, Deputato Lega Nord

 

L’intero evento è disponibile online sulla fanpage ufficiale della Fondazione UNA Onlus al seguente link:

https://www.facebook.com/FondazioneUNAOnlus/

 

ACADEMY FIDC BRESCIA: FORMAZIONE PRATICA PER NEO SELETTORI

  • Pubblicato in Notizie

Perché non proviamo ad offrire ai nostri neo selettori un’esperienza formativa che sia intensa e pratica?

Detto… fatto! Da questa domanda posta in sede di coordinamento dei corsi FIdC Brescia ha preso vita l’idea della prima Academy FIDC! Tre giorni intensi di caccia e di formazione durante il quale i neo cacciatori di selezione hanno potuto prendere confidenza con questa caccia, lontana dalle cacce tradizionali della pianura padana e quindi non presente nel DNA di giovani selettori e nel tessuto venatorio vissuto nel quotidiano.

E cosi quindici partecipanti sono partiti a fine Ottobre alla volta di Kaposvar (Ungheria), dove Walter Ress e la moglie Judit (WJ tiREX Kft) li hanno accolti nel loro hotel situato nelle vicinanze della riserve di caccia e del poligono dove sono state eseguite le prove di taratura prima della prima uscita di caccia in altana. Non appena arrivati, ci siamo recati al vicino poligono per la verifica della taratura delle armi. La pioggia battente non ha aiutato la prova di tiro da posizioni diverse, ma gentilmente prima del tramonto il cielo si è rasserenato e la prima uscita di caccia in altane si è potuta fare senza il fastidio della pioggia (solo un po’ di umido sotto al sedere ;-).

Dopo la cena il programma delle lezioni frontali ha avuto inizio: lezioni tenute da due Docenti d’eccellenza come il Dr. Corradini Cristian, Presidente dell’Urca di Reggio Emilia e Samuele Carenzi (SC Servizi Caccia), Presidente dell’Urca di Piacenza. Sono stati ripassati i concetti di base come il riconoscimento di sesso e classe di età dei caprioli durante tutto l’anno attraverso le splendide immagini prestateci per l’occasione da Andrea Dal Pian, l’accostamento degli animali, le posizioni di tiro, gli effetti del colpo, concetti di balistica terminale, il trattamento delle spoglie dell’animale e la pulizia della carabine. Christian Carli, della Swarovski Optik Italia, che come partner tecnico da alcuni anni ci supporta nella formazione dei neo selettori, in modo semplice e diretto ha illustrato il funzionamento dei mezzi ottici che vengono utilizzati durante la caccia.

Molto apprezzato è stato l’intervento del Dr. Fülöp Tamás, ventisettenne Direttore di una delle riserve da 7500 ettari in cui si sono svolte le uscite di caccia, durante il quale è stato possibile comprendere come viene praticata la gestione venatoria in Ungheria (udite udite, non esiste Forestale o Polizia Provinciale, ma i cacciatori controllano i cacciatori) e discutere su come questa sia distante dalla nostra. Alle lezioni si sono intervallate quattro uscite di caccia durante le quali, grazie all’organizzazione di Walter e alla gentilezza e pazienza degli accompagnatori ungheresi, è stato possibile per tutti i partecipanti provare ad accostare e insidiare i capi assegnati. Caccia prevalente mente all’aspetto da altana la sera e alla cerca al mattino, durante la quale sono stati avvistati splendidi cervi, cinghiali, caprioli maschi e femmine, quest’ultime target della nostra caccia.

Non si è trattato quindi di un corso di “perfezionamento”, ma di un corso pratico di base volto a mettere in pratica i concetti studiati durante le lezioni che possono sembrare talvolta molto astratti, ma se concretizzati con un’esperienza in campo rimangono indelebili.

Formare e informare sono parole che spesso subiscono abusi per motivi di slogan propagandistici. Tra queste parole e i fatti sono indispensabili le persone e il loro tempo per organizzare eventi che siano piacevoli per i partecipanti e allo stesso tempo in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. Abbiamo la consapevolezza che è arrivato il momento di offrire ai nostri cacciatori momenti formativi pratici e indispensabili per aggiornarsi e tenere il passo con una gestione del mondo venatorio sempre più nuova è ciò che deve spingere ogni Sezione a promuovere e organizzare eventi come quello descritto.

È la continua richiesta dai nostri cacciatori ad essere formati che ci convince di questo e ci appaga del tempo dedicato per l’organizzazione.

(www.ladeadellacaccia.it)

Abruzzo: Arci Caccia, Libera Caccia ed EPS chiedono l'apertura della caccia ai cervidi

In data 11 Novembre le tre associazioni hanno siglato un protocollo di intesa per la gestione. In Abruzzo, infatti, non è più rinviabile la costituzione di un Osservatorio Faunistico Regionale, che dia le indicazioni per una corretta gestione del cinghiale e delle altre specie di fauna e che consenta l'apertura della caccia ai cervidi. Questi ultimi risultano infatti dannosi per l'agricoltura, col risultato di essere oggetto di un bracconaggio indiscriminato quando potrebbero rappresentare invece una preziosa risorsa.

http://www.ecoaltomolise.net/arcicaccia-eps-e-liberacaccia-abruzzo-non-piu-rinviabile-lapertura-della-caccia-ai-cervidi/

 

ANUU: I SASSELLI SONO NEL PIENO

 

 

Ancora pioggia residua, dopo il forte cambiamento meteo di domenica 5 novembre 2017, con ulteriori precipitazioni, anche deboli, con pause asciutte fino a giovedì 9 e con una successiva ripresa dell’alta pressione e il ritorno di un pallido sole, mentre la migrazione di Tordi sasselli e Cesene è ricominciata, essendo stata interrotta solo dalla forte perturbazione del primo weekend di novembre. Il fatto più interessante di questi giorni, per chi passeggiava nel bosco, era il “sottobosco” che emanava, sollecitato dalla pioggia, un odore talmente intenso di terra che pareva di essere più a inizio primavera che in tardo autunno, con l’improvviso vento dal nord nella notte tra il 12 e il 13 novembre. E così ci avviciniamo ad una fine di stagione tutta da ricordare per la migrazione dei nostri amici alati, come è avvenuto nella mattinata di giovedì 9 e in quella di sabato 11 dove, in alcune zone quasi a macchia di leopardo, il Tordo sassello l’ha fatta “da padrone” con una buona presenza, e così la Cesena ha rafforzato il suo arrivo. Mentre le temperature sono leggermente calate nelle minime, le massime sono rimaste nella media stagionale. Ancora una volta San Martino ha mantenuto con la sua data dell’11 novembre una tradizionale mite estate, così come tutte le date ottobre, legate ai grandi Santi, sono state rispettate dai nostri amici alati con le migliori presenze nei loro “picchi” di questa magnifica migrazione autunnale. Purtroppo i nostri Santi non hanno fatto capire alle istituzioni che la gente è stanca di loro e, dinnanzi al loro insipiente ed assordante silenzio, sono stati capaci di dare ai capannisti e ai migratoristi (in barba ai paventati cataclismi della siccità e degli incendi) solo un rimarchevole passo migratorio che sarà ricordato per un po’ di anni. E così è avvenuto in Grecia per la presenza dei Tordi e nel sud della Francia ancora per i Tordi e per i Merli, tutti soggetti notati con una buona ripresa di grasso (adiposità), quasi presagendo, con la rimarchevole presenza dei Codibugnoli, un inverno rigido. Staremo a vedere.

 

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