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Luca Gironi

Luca Gironi

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Arci Caccia: I falchi, “Più li conosci più li ami”

Dichiarazione del Presidente Sergio Sorrentino che torna sulla deleteria polemica aperta dagli ambientalisti sulla Falconeria e incalza l’animalismo settario:

“Il 25 marzo presso i padiglioni della città della scienza si è svolta l’esibizione “Il volo dei Rapaci” organizzata dalle associazioni” “Le ali al vento” e “I falconieri dell’irno”: a loro va il nostro plauso.

La nostra preoccupazione è forte per gli atteggiamenti settari delle associazioni ambientaliste che si sentono nominate dal “Signore” a dare lezioni alla società. Sono loro a decidere dove è il bene e il male, ed emettere condanne o a dare “assoluzioni”.

Un comportamento minoritario e reazionario che ha paura della conoscenza del sapere e della libertà di scegliere. I falconieri assolvono ad un importante ruolo culturale per far vivere un’arte e a non dimenticare la storia indispensabile condizione per costruire intelligenza e capacità critica, individuale e collettiva. I Falconieri come i più nel mondo amano gli uomini e gli animali e sono amati da questi. Contrariamente alle “sette” animaliste operano alla luce del sole con trasparenza. Per gli stregoni ambientalisti se un rappresentante di una associazione loro fa una iniziativa in una scuola è un “messia”, se una guardia zoofila è armata di pistola come lo è questa d’incanto diventa un “crisantemo” e per loro sono aperte le porte del paradiso.

La realtà è che gli animalisti temono il confronto perché come ormai ripetutamente dimostrato l’opinione pubblica non crede ai “santoni” e alle “macumbe” con le quali vorrebbero sterminare quanti non professano la loro fede.

Sempre più crescono gli episodi di aggressione alla libertà di pensiero e di parola. Minacce all’assessore all’agricoltura in Toscana, figlia che minaccia di vita la mamma che fa il ragù, segnali di ecoterrorismo non mancano.

Dobbiamo aspettarci che saranno bruciati i libri se non scritti a loro uso e consumo?

Abbiamo già dato. L’approccio dei novelli Satana fa male alla vita.

Il mondo della ruralità quello venatorio quanti vogliono bene al paese si ritrovino intorno al bene comune: la libertà. Conoscere per decidere è democrazia”

 

Roma, 10 aprile 2018

Enci: Coppe del Mondo e Campionati Europei 2018, l'inchino alla selezione zootecnica del Tricolore.

  • Pubblicato in Notizie

Anche il 2018 vede l'Italia tra i Paesi di riferimento per la selezione zootecnica del cane di razza nell'ambito di quelle da ferma. Nel mare dei continentali e degli inglesi, da molto tempo ed in ogni edizione, siamo un "faro" da considerare per la salvaguardia e l'allevamento cinofilo durante i confronti internazionali annuali. Ogni anno le Nazioni che fanno parte della FCI si danno appuntamento in primavera per un confronto che si basa su aspetti puramente zootecnici ma che, nell'occasione, assume anche carattere comprensibilmente competitivo. Il desiderio di vincere è parte dell'essere umano e noi non veniamo meno a questa peculiarità: estremamente legati al nostro lavoro, alla nostra selezione ed alla nostra passione cinofila, abbiamo dato un tangibile contributo all'allevamento ed al miglioramento di molte razze canine e queste occasioni ci vedono protagonisti, da sempre partecipi con il desiderio di ribadire la nostra scuola. Quest'anno l'appuntamento era in Francia che ha messo a disposizione dalla metà del mese di marzo fino ai primi di aprile terreni meravigliosi: un oceano di frumenti verdi popolati da molte coppie di starne ma con la cospicua presenza anche di lepri e caprioli. Condizioni particolarmente difficoltose e per le quali i nostri protagonisti sono poco abituati, ma che non hanno impedito di manifestare le grandi qualità e concretezze dei soggetti che hanno composto le differenti equipes, di razza e nazionali. L'Italia si impone nella Coppa Europa inglesi di Grande Cerca con la squadra selezionata da Sandro Pacioni, mentre riesce ad ottenere il titolo di Vicecampione individuale nella Coppa Europa per razze continentali grazie alla vittoria, (tra i cani selezionati da Alessandro Evangelisti), del kurzhaar Pradellinensi's Boss. Nel rimarcare il successo Tricolore, anche durante il Campionato Europeo Epagneul Breton la squadra italiana selezionata da Ernesto Ghirardo ottiene una schiacciante vittoria a squadre a Coolus e Merlin, uno dei nostri cani, vince il titolo di Campione Europeo individuale. Non basta: l'ultima performance è quella dei Nostri alla Coppa del Mondo Kurzhaar che chiude in Francia la sequela dei campionati europei: i Pesi membri della FCI si inchinano alla vittoria guadagnata dalla squadra scelta da Alfio Guarnieri che ritrona in Patria con l'ambito trofeo a squadre, oltre alla vincita del titolo individuale ottenuto da Boss. Nel contesto delle Coppe e campionati dedicati alle razze continentali si è tenuta anche la prestigiosa prova di eccellenza: siamo orgogliosi della vittoria in questo test del kurzhaar Muller condotto da Mauro Pezzulli, che si aggiudica il CACIT dopo un difficile confronto con altri cinque pretendenti CAC.

Il lungo serpentone di candidi furgoni bianchi rientra d'Oltralpe dalla Francia inneggiando "Allons enfants de.... l'Italie!".

Marco Ragatzu

Campania: Proposte al Calendario Venatorio 2018-2019

La legge 157/1992, che all’art. 18, comma 1 stabilisce i termini (terza domenica di settembre/31 gennaio) entro i quali è consentito l’esercizio dell’attività venatoria;
Che la predetta legge 157/92 sempre all’art. 18, comma 2 attribuisce alle Regioni il potere di modificare i periodi, di cui al comma 1, attraverso l’anticipazione o la posticipazione dell’apertura e della chiusura della stagione venatoria, in ogni caso nel rispetto dell’arco temporale massimo previsto per ciascuna specie;
Premesso che:
per la caccia alla tortora è in via di completamento il relativo Piano d'Azione, per cui Noi pensiamo che tre giornate di caccia in pre-apertura siano una buona mediazione, anche tenendo conto del parere ISPRA;
che nelle medesime tre giornate di caccia in pre-apertura possano essere inseriti anche i corvidi, il merlo ed il colombaccio;
che è in discussine la possibilità di un Piano d'Azione nazionale per alcuni anatidi, tra i quali il moriglione, per cui andrebbero trovate, già da questo calendario venatorio, soluzioni sostenibili per tale specie;
che è in discussione la revisione dei Key Concepts;
Partendo dalle risultanze dell’ultimo calendario venatorio 2017/18 approvato con D.G.R 335 del 14.6.2017, pur confermando il periodo di apertura e chiusura per i turditi dal 1 ottobre al 31 gennaio e volendo prevedere un periodo univoco di apertura e chiusura per gli Anatidi e i Limicoli, nel periodo compreso fra il 1 ottobre ed il 31 gennaio, nei limiti della pianificazione faunistico venatoria;
si inoltrano le Nostre proposte migliorative, secondo lo schema sintetico, appresso allegato:
Si chiede inoltre:
un approfondimento, ove mai possibile, sulla caccia in deroga allo storno, che secondo un calcolo delle piccole quantità, lettera c) dell'articolo 9 della direttiva, potrebbe essere fattivo anche in Regione Campania.
Per quanto riguarda la caccia al cinghiale, in forma collettiva, prevedere la tecnica di caccia in battuta (braccata o cacciarella), oltre alla tecnica di caccia in girata. Confermare la possibilità dell’abbattimento occasionale durante altre forme di caccia. Al tempo stesso, eliminare la prescrizione che non permette ai cacciatori iscritti nelle squadre per la caccia al cinghiale, di esercitare altri tipi di caccia, nelle giornate
autorizzate per le battute.
Rinnoviamo l'impegno nella battaglia per la trasparenza e la TUTELA DEI DIRITTI dei CACCIATORI CAMPANI, senza furbizie ed alterazioni delle norme. La vera UNITA' del mondo venatorio è LEGALITA' !

La TRASPARENZA è il fondamento dello stare insieme !


I PRESIDENTI REGIONALI
Anuu : Giuseppe Parvolo 
Arcicaccia : Enrico Rosiello
Eps : Filippo Venditti 
Italcaccia : Raffaele De Chiara

Molise: botta e risposta sui fondi tra i presidenti degli Atc e Di Pietro

I Presidenti dei tre ATC molisani attaccano il Consigliere di Pietro sulla mancanza di fondi con un comunicato che potete leggere nell'articolo allegato.

http://www.ecoaltomolise.net/caccia-paralizzata-molise-colpa-della-regione-non-gira-fondi-agli-atc/

Di Pietro risponde sconfessandoli con un post sulla propria pagina Facebook:

Ho letto con attenzione e con amarezza le dichiarazioni rilasciate dai presidenti AA.TT.CC. in cui mi si accusa apertamente di non mantenere le promesse fatte. Non amo le polemiche, ma dopo questo duro attacco mi preme sottolineare e far sapere ai vertici degli ambiti regionali che mentre loro erano impegnati nella stesura di un comunicato al vetriolo, il Responsabile regionale del servizio bilancio era in banca con il relativo mandato di pagamento n. 1764 riguardante proprio i fondi spettanti agli Ambiti.
Un’informazione che avrebbero tranquillamente potuto avere interpellando direttamente il sottoscritto, visto il rapporto collaborativo e il dialogo che ho da sempre cercato di instaurare con gli addetti ai lavori per il bene della caccia e dei cacciatori molisani. A volte si pagano le lungaggini burocratiche diventando capri espiatori di tutti i mali, ma questa volta dico no ad una mera strumentalizzazione di natura politica che si colloca, guarda caso, a distanza di meno di due settimane dal voto. Con l’intenzione di ascoltare i problemi degli ambiti, facendo quanto è in mio potere per risolverli, mi sono impegnato a sollecitare le spettanze dovute. Non sono trascorsi 30 giorni, ma 35 e dunque quello degli AA.TT.CC. è un attacco gratuito. Tanto è cambiato grazie al duro lavoro svolto che ha portato all’approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale, di un buon calendario venatorio pubblicato nel mese di giugno rispettando i tempi previsti per legge, per non parlare della caccia di selezione e del relativo Regolamento che, viste le difficoltà sollevate sempre dagli ambiti, ci siamo impegnati a modificare. 
Massima apertura e collaborazione da parte mia sempre, com’è giusto che sia! Pertanto continuo a ripetere che la mia priorità resta il settore caccia, ma occorre cambiare innanzitutto la mentalità di molti che deve andare al di là dell’appartenenza politica, lavorando principalmente e soprattutto per il bene dei cacciatori molisani!

Umbria: scoppia la battaglia per i confini delle ZRC

In Umbria, gli Atc lavorano in regime di proroga, tra molte difficoltà. Adesso, nell'ATC Perugia 1 scoppia la bagarre sul progetto di riconfinare le ZRC. Infatti, sembra sia intenzione dell'Ambito togliere migliaia di ettari alle ZRC, spazi che verranno tolti alla gestione della selvaggina stanziale, per essere destinati a incrementare oasi e parchi. 

https://www.ilmessaggero.it/umbria/caccia_battaglia_confini_zone_ripopolamento-3656416.html

 

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