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Luca Gironi

Luca Gironi

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Sicilia: Le guardie dell'ARCI CACCIA scoprono illecito ambientale

A seguito di un servizio di vigilanza svolto dalle guardie Giurate venatorie ambientali dell’ Arci Caccia in località piano Margi si è accurato che in un area ricadente nel comune di Geraci Siculo in pieno parco è stato realizzato previo disboscamento un bacino artificiale modificando pesantemente lo stato dei luoghi.

I lavori svolti da una ditta di movimento terra per conto del comune di Castelbuono. A questo punto il nucleo operativo della vigilanza venatoria ha presentato denunzia alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per il tramite del Distaccamento Forestale di Castelbuono, che a sua volta ha aperto un inchiesta.

Friuli: L'Assessore Panontin, fissa nuovi criteri di prelievo venatorio per la fauna d'allevamento

 

Trieste, 9 mar - Su proposta dell'assessore regionale alla Caccia, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha deliberato di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni.

 

Con lo stesso provvedimento è stato dato atto che i criteri adottati con la presente deliberazione sostituiscono le previsioni individuate nei Piani venatori distrettuali approvati, in merito alle immissioni (pronta caccia) di fauna nella stagione venatoria, in attesa dell'aggiornamento del Piano faunistico regionale.

 

Come ricorda l'assessore Panontin - "La legge regionale n. 28 del

21 luglio 2017, che reca disposizioni in materia di risorse agricole, forestali e ittiche di attività venatoria, ha di fatto modificato la legge n. 6 del 6 marzo del 2008, Disposizioni per la programmazione faunistica e per l'esercizio dell'attività venatoria".

 

"Inserendo - precisa - la facoltà della Giunta regionale di adottare i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo alla selvaggina adulta proveniente da allevamento, e per l'individuazione dei territori ove è possibile il rilascio della stessa senza limitazioni. Ciò in sostituzione di quanto precedentemente previsto per la selvaggina 'pronta caccia' ".

 

Per questo motivo, la struttura competente in materia faunistica e venatoria ha predisposto il documento tecnico, nel quale sono state individuate le specie di selvaggina adulta proveniente da allevamento, oggetto del provvedimento, e le modalità per l'immissione e il prelievo della stessa.

 

Criteri, sui quali il Comitato faunistico regionale si è espresso favorevolmente.

ARC/CM

FACE E FEDERCACCIA INSIEME A COLLOQUIO CON LA COMMISSIONE EUROPEA

La delegazione FACE esamina diversi punti sulla caccia europea in un incontro con la Commissione Ambiente UE tenutosi a Bruxelles.

Lo scorso 7 marzo. una delegazione FACE ha incontrato la Commissione Ambiente dell’Unione Europea, per discutere diverse attualità che riguardano la caccia agli uccelli migratori in Europa e in Italia. L’incontro era finalizzato a illustrare proposte e idee che possano inserirsi nell’ambito della cosiddetta ”flessibilità” esposta nel Piano d’Azione per l’implementazione delle direttive Uccelli e Habitat.

La riunione si è svolta alla presenza di Michael O’Briain, Joseph Van der Stegen e Luisa Samarelli per la Commissione, mentre per FACE sono intervenuti David Scallan, Roderick Enzerink, Matthieu Boos e Michele Sorrenti, quest’ultimo in qualità di Chairman del Gruppo di Lavoro FACE sulle direttive Natura.

L’agenda della giornata era ricca di punti. Il primo era la proposta di caccia in deroga allo storno in Italia secondo un calcolo delle piccole quantità, cioè lettera c dell’articolo 9 della direttiva. Altri punti erano la caccia alla tortora e il relativo Piano d’Azione, in via di completamento; la revisione dei Key Concepts; la possibilità di Piano d’Azione per alcuni anatidi, tra i quali il moriglione; il principio di precauzione e la caccia in Francia alle oche in febbraio.

Per quanto riguarda i punti più interessanti per i cacciatori italiani l’argomento storno è sicuramente il più importante. In merito, la Commissione non ha chiuso le porte alla possibilità di caccia secondo lettera c, riconoscendo sia la correttezza dei calcoli proposti, sia la situazione particolare dei cacciatori italiani, penalizzati rispetto ai loro colleghi di quasi tutti i Paesi mediterranei e di molti continentali in cui la specie è cacciabile.

La Commissione ha riconosciuto anche che l’applicazione in Italia delle deroghe alla specie per danni all’agricoltura è molto più restrittiva di quanto applicato in altri Stati UE su altre specie, e che vi è la possibilità di estendere questa forma di deroga anche a grandi areali, se si dimostra che la prevenzione del danno è necessaria su ampie zone.

Tuttavia ha lasciato aperta la possibilità per lettera c, che dovrà rigidamente rispettare le prescrizioni dell’articolo 9, su tempi, luoghi, cacciatori abilitati etc…

Federcaccia, insieme alle altre associazioni e attraverso i propri Uffici Tecnici, contatterà il Ministero, con cui erano già iniziati colloqui sul tema, per predisporre una proposta in linea con le richieste della Commissione.

Per la tortora la Commissione ha accettato la posizione FACE che la messa a punto di un Piano per la gestione adattativa del prelievo è la strada principale da seguire, e che è necessario un finanziamento da parte di tutti gli Stati UE in cui la caccia alla tortora è consentita. È stato inoltre sottolineato che i calcoli oggi presenti sulla bozza di Piano sul prelievo potenziale nella Flyway Atlantica sono stati fatti in modo eccessivamente prudenziale, disattendendo le richieste FACE.

Sui Key Concepts abbiamo ascoltato con soddisfazione che la Commissione scriverà agli Stati Membri per creare dei Gruppi di Lavoro nazionali con tutti i portatori d’interesse, cacciatori inclusi, e che tutti gli studi scientifici dovranno essere tenuti in considerazione. Sul punto la Commissione ha ribadito che i dati estremi non sono ritenuti oggetto di analisi e che tutte le metodiche devono essere considerate per valutare gli spostamenti degli uccelli.

Un resoconto più puntuale sarà pubblicato sul prossimo numero dell’organo ufficiale della Federazione Italiana della Caccia, “Il Cacciatore Italiano”. Da questo incontro emerge che il nuovo approccio di FIdC di costituire uffici tecnici con professionalità specifiche, sta aprendo nuovi scenari di collaborazione proficua anche con le Istituzioni Europee e ciò non potrà che avvantaggiare i cacciatori italiani nel mantenimento delle tradizioni venatorie, nell’ottica di un prelievo sostenibile e in linea con la legislazione internazionale.

Roma, 9 marzo 2018 – Federazione Italiana della Caccia – Ufficio Avifauna Migratoria

Trentino: Presentato il rapporto grandi carnivori 2017

 Il Trentino è una delle aree faunistiche più ricche d'Italia. La presenza dei grandi carnivori qui non ha uguali, vista la presenza di orso, lupo e lince. Come nella migliore tradizione trentina, però, qui il tema viene affrontato in modo apolitico e con grande efficienza, tenendo sotto stretto controllo le popolazioni, prevenendo e risolvendo i problemi legati ai danni e alla convivenza con l'uomo. Parte integrante di questo sistema è l'annuale Rapporto Grandi Carnivori, che alleghiamo e vi invitiamo a leggere:

https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Rapporto-Orso-e-grandi-carnivori/Rapporto-Grandi-carnivori-2017

 

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